Rodney Strasser, che fine ha fatto? Oggi è a capo della sua Fondazione e ha donato un generatore da 100 KVA all’ospedale PCMH di Freetown

Rodney Strasser, che fine ha fatto? Oggi è a capo della sua Fondazione e ha donato un generatore da 100 KVA all’ospedale PCMH di Freetown
di Salvatore Riggio
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 12:07

Soltanto poco più di 13 anni fa – era il 6 gennaio 2011 – Rodney Strasser segnava contro il Cagliari il primo gol in serie A, dando al Milan una spinta importante per il 18° scudetto in un momento delicato del campionato. Dopo un girovagare in Europa, il centrocampista ha detto addio al calcio da qualche mese e si sta dando da fare con la sua «Fondazione Rodney Strasser», che ha l’obiettivo di aiutare i bambini della Sierra Leone, costruendo per loro nuovi ospedali, nuove scuole e nuovi campi di calcio. In questi giorni l’ex rossonero (primo ex giocatore della Sierra Leone a partecipare a un Congresso Fifa), in collaborazione con il progetto Sick Pikin, ha donato un nuovissimo generatore da 100 KVA all’ospedale PCMH di Freetown insieme a 325 litri di gasolio.

Questa donazione arriva dopo la notizia delle frequenti interruzioni di elettricità nell’ospedale e nel paese, che hanno causato la morte di diversi bambini. Da qui la decisione di Strasser di intervenire: «Sono anche nato qui al PCMH, quindi voglio aiutare quando ce n’è bisogno. Ho giocato molte partite di calcio attorno al campo Fourah che è vicino a questa struttura e la maggior parte delle volte sono passato vicino all’ospedale». Qualche settimana fa la dottoressa Jeredine George aveva pubblicato un post nel quale chiedeva aiuto per le continue interruzioni di energia: «Il mio obiettivo era toccare i cuori dei sierraleonesi di buona volontà e il cuore di Rodney è stato toccato. Per noi medici questa donazione significa molto. Grazie Rodney Strasser per quanto hai fatto per noi», ha detto la dottoressa. Così, invece, un altro dottore, Amadu Sesay: «Grazie Rodney per questa donazione.

Quanto fatto dimostra che abbiamo cittadini della Sierra Leone che hanno tanto buon cuore. Questa donazione aiuterà molto il nostro lavoro».

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