Europee, a Roma è corsa al seggio per presidenti e scrutatori

Una possibilità soprattutto per i cittadini che volessero arrotondare con un impiego “mordi e fuggi”

Due scrutatori subito dopo la chiusura dei seggi (foto LAPRESSE)
di G.Car.
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Sabato 4 Maggio 2024, 07:23

Le elezioni europee dell’8 e 9 giugno si avvicinano e parte la “caccia” a scrutatori e presidenti di seggio. Per i primi c’è tempo fino al 6 maggio per candidarsi, mentre per i presidenti di seggio il termine è più lungo: la scadenza infatti è fissata per il 4 giugno.

Una possibilità soprattutto per i cittadini che volessero arrotondare con un impiego “mordi e fuggi”: non a caso a fare domanda sono soprattutto studenti universitari, con i quali c’è anche una convenzione. Nei partiti invece scrutatori e soprattutto presidenti sono spesso mandati a “battagliare” di fronte ai casi-limite che puntualmente si verificano durante gli scrutini: dagli errori di ortografia nelle preferenze ai possibili segni di riconoscimento. Anche via social, con un Qr code con tutte le informazioni necessarie (accessibile dal sito del Comune), quest’anno il Campidoglio ha lanciato la sua campagna per candidarsi. D’altronde, di persone ne serviranno parecchie: a Roma Capitale ci sono 2.600 seggi ordinari, cui vanno aggiunti 110 seggi speciali (ad esempio, case di cura e carceri), un centinaio per la circoscrizione estero e un altro numero variabile (tra 5 e 20) riservato alla convenzione con gli studenti. Parliamo quindi di circa 17mila figure necessarie, considerando che per ogni seggio sono previsti un presidente, un segretario e quattro scrutatori, mentre bastano un presidente e due scrutatori nei seggi speciali.

INDENNITÀ E COMPITI

Gli onorari garantiti per i giorni del voto sono i seguenti: 138 euro per i presidenti dei seggi e 110,40 euro per gli scrutatori e i segretari.

Mentre per i seggi speciali la paga è un po’ più bassa: 82,80 euro per i presidenti e 56,35 euro invece per gli scrutatori. Lo scrutatore ha il compito di assistere il presidente di seggio, firmare le schede elettorali prima dell'apertura della votazione, identificare gli elettori che vanno in sezione e compilare il registro degli elettori. E ancora, deve accertarsi che l’elettore abbia votato e vidimarne la tessera elettorale. Durante lo spoglio, infine, deve redigere le tabelle di scrutinio. Una volta inviata, la domanda rimane anche per le successive elezioni sino alla perdita dei requisiti o fino a quando non arrivi una richiesta motivata di cancellazione da parte dello scrutatore stesso. Condizioni necessarie per l’iscrizione all’albo sono: essere elettore di Roma Capitale e aver assolto agli obblighi scolastici.

Oltre ovviamente ai candidati, sono esclusi i dipendenti del ministero dell’Interno e coloro che appartengono (e sono ancora in servizio) alle Forze Armate in servizio. Insieme a loro non possono essere inclusi nell’albo neanche i segretari comunali i dipendenti degli uffici elettorali comunali.

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