Marchisio: «De Rossi ha stupito tutti. Nel 2011 con Buffon sono stato vicino alla Roma»

L'ex centrocampista della Juventus: «Spalletti può aprire un ciclo in Nazionale, mi piace la sua idea di convocare giocatori che stanno bene oltre allo zoccolo duro»

MANAUS, BRAZIL - JUNE 14: Claudio Marchisio of Italy (L) celebrates scoring his team's first goal with Daniele De Rossi during the 2014 FIFA World Cup Brazil Group D match between England and Italy at Arena Amazonia on June 14, 2014 in Manaus,...
di Alberto Mauro
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Domenica 5 Maggio 2024, 07:00

Bandiera della Juventus, a un passo dalla Roma nell’estate 2011. Claudio Marchisio gioca Roma-Juventus con uno occhio di riguardo per l’ex compagno di nazionale Daniele De Rossi.

«Sarà una partita equilibrata. La Juventus avrà il vantaggio di arrivare fresca, mentre la Roma rischia di pagare le fatiche di coppa. De Rossi riesce a tirare sempre fuori il meglio dai suoi ragazzi, Allegri deve ipotecare la Champions: sarà molto tirata. La Juve era partita bene a inizio stagione, il gruppo ci credeva, ma l’Inter si è dimostrato molto più avanti. De Rossi ha dato una nuova linfa incredibile alla Roma in un momento difficile. Con nuovi stimoli e il rilancio di giocatori chiave come Pellegrini. Allenare la squadra del cuore con questi risultati è una grande sfida»

De Rossi ha già convinto tutti

«Non mi sorprendono le sue qualità.

Mi ha stupito la sua capacità di rientrare in un mondo di grande amore e pressione: viverlo da allenatore è diverso che da da calciatore. Devi essere sempre il primo in protezione alla squadra»

Il 2-0 contro il Bayer ha compromesso l’Europa?

«La Roma ha sempre continuato a giocare mettendo in difficoltà il Bayer, ci crede e se la giocherà al ritorno. Episodi determinanti, ma Xabi Alonso si conferma di altissimo livello»

È mai stato molto vicino alla Roma?

«Sì, era l’estate in cui arrivò Conte a Torino (2011, ndr), la Roma voleva me e Buffon ma Conte fu irremovibile, e per amore della nostra squadra abbiamo proseguito a Torino»

Vedendo De Rossi non le è venuta voglia di allenare?

«Sono giovane, il tempo ci sarebbe in futuro. Ma adesso ho scelto un percorso diverso»

Quali sono i suoi progetti lavorativi attuali?

«Ho unito la mia passione per il calcio all’attenzione per i giovani talenti. Insieme ad Alessandro Tocci, agente FIGC, abbiamo dato vita all’agenzia di procure sportive Circum che annovera nomi come Loris Karius, Francesco Stante (Inter), Filippo Reale (Roma) e Davide Dell'Erba (Bayern Monaco). Faccio l’opinionista e sono uno dei soci di Mate, agenzia di comunicazione insieme a Giorgio Chiellini»

La sua sfida contro la Roma

«Il 4-0 del primo scudetto, in casa. In quel periodo non ne abbiamo sbagliata una»

Dybala in giallorosso?

«Sta facendo innamorare i tifosi della Roma come ha fatto con quelli della Juve, è un piacere vederlo giocare»

Il nuovo Marchisio?

«Barella, per intensità ritmo, inserimento e corsa. Fa pochi gol ma di gran classe. È tra i più forti in Europa»

Spalletti può aprire un ciclo in Nazionale?

«Si, mi piace la sua idea di convocare giocatori che stanno bene oltre allo zoccolo duro. Una filosofia vincente».

Motta è pronto per una big?

«È il momento giusto per fare lo step successivo. Lui è l’unico mio ex compagno che aveva la testa da allenatore già in campo. In Nazionale se non giocava dava consigli a tutti, anche ai veterani»

Una gara che rigiocherebbe?

«La finale Champions contro il Barcellona. L’altra invece è il mio primo derby in A, abbiamo vinto 3-0 con mia doppietta»

A proposito di derby, ieri era il 75° anniversario della tragedia di Superga

«Il Grande Torino è stato invincibile, anche per la Nazionale, ho sempre ammirato la storia granata per quello che ha dato al calcio, le loro battaglie devono essere un ricordo da portare per le generazioni future».

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