Sale la Tariffa per i Rifiuti, la Tari. Di poco e avrebbe potuto essere un rincaro molto più consistente ma sale di poco meno del 3 per cento (2,87%). Questo incremento è stato deliberato dalla Giunta Gualtieri ed è contenuto all’interno del più complessivo sistema di delibere relative al Piano economico e finanziario di Ama per il 2024 e il 2025. Il provvedimento ora è atteso al’iter di approvazione in Aula Giulio Cesare: lunedì è in calendario il primo esame nelle Commissioni congiunte Bilancio e Ambiente per l’espressione del parere di competenza sul complesso delle tre delibere Ama: quella che determina la Tari, quella sulla qualità del servizio e, infine, il Piano economico e finanziario Ama. Dopo di che, i testi approderanno in Assemblea capitolina per il voto finale. Che, una volta espresso, renderà il provvedimento immediatamente eseguibile e, quindi, i romani già nel prossimo bollettino di giugno si troveranno l’aumento.
La Tari
L’ammontare della Tassa Rifiuti per le utenze domestiche è calcolata in base ai metri quadrati calpestabili dell'immobile compresi box/posto auto, cantine, soffitte, escluse le aree scoperte (balconi, terrazzi, giardini) e al numero degli occupanti l'immobile come risulta dagli elenchi anagrafici di Roma capitale.
Investimenti
Anche perché nel frattempo, Ama cerca di migliorare il servizio per la città: giusto poche ore fa, Invitalia, in qualità di Centrale di Committenza, ha pubblicato le gare per la realizzazione di due nuovi impianti destinati al trattamento del multimateriale, che sorgeranno all’interno degli stabilimenti aziendali di Rocca Cencia e Ponte Malnome.
Ogni impianto sarà dotato di 2 nuove linee parallele da 50mila tonnellate annue, una dedicata alla lavorazione della “frazione cellulosica” (carta e cartoni) ed una dedicata al trattamento e recupero delle frazioni plastiche, che consentiranno il trattamento complessivo di circa 200mila tonnellate annue provenienti dalla raccolta differenziata. Nello specifico verranno trattati i rifiuti provenienti da carta e cartone e imballaggi in materiale misto (imballaggi di carta e cartone; in plastica; compositi; in materiali misti; carta e cartone prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata di rifiuti urbani e speciali). I due nuovi impianti, si aggiungono a una serie di azioni messe in campo nell’ultimo biennio per trarre Ama fuori dal caos in cui era precipitata dalla chiusura di Malagrotta in poi. Il primo passo è l’acquisto di nuovi mezzi pesanti: 123 camion per 158 milioni di euro con gara già pubblicata. Il secondo, quello della fornitura di nuovi cassonetti: 35 milioni di euro il valore dei 52mila cassonetti. Tra questi, 18.500 nuovi cestoni gettacarte, quasi il triplo di quelli attualmente posizionati sul territorio (pari a circa 6.300) dotati sia di sensore di riempimento che avverte Ama quando il cestino è pieno all’80% e con un sistema di compressione del volume dei rifiuti per aumentarne la capacità. L’ultimo provvedimento in tema di impiantistica, ovviamente, è quello di avviare la costruzione di un termovalorizzatore in grado di eliminare la dipendenza della città dall’impiantistica di altre province e regioni.