I vicini protestano per il bombolone del Gpl, lui si sdraia per terra per non farli passare: botte e denunce a Frosinone

La contesa a Ripi: nei giorni scorsi la zuffa, ad avere la peggio un 80enne finito al pronto soccorso

I vicini protestano per il bombolone di Gpl, lui si sdraia per terra per non farli passare: botte e denunce a Frosinone
di Marina Mingarelli
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Martedì 30 Aprile 2024, 07:00

Padre e figlio aggrediti dal confinante, tutta colpa di un bombolone per il Gpl che il vicino aveva installato in un’area comune. I fatti a Ripi (Frosinone). Padre e figlio, di 80 e 53 anni, non avevano visto di buon’occhio quella iniziativa e nei giorni scorsi avevano cercato di far capire al vicino che, installato in quel punto, il bombolone poteva essere pericoloso per tutte le abitazioni circostanti.

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LA VICENDA

Ma per tutta risposta l’uomo ha cominciato ad insultarli dicendo che se le cose stavano in quel modo non avrebbe più permesso loro di transitare sulla corte che avevano in comune.

Una promessa che nei giorni scorsi ha mantenuto sbarrando la strada con il suo corpo. Il confinante, infatti, si è disteso per terra impedendo a padre e figlio di poter attraversare il tratto di strada che avrebbe permesso di arrivare sui campi di loro proprietà. A quel punto entrambi sono scesi dal mezzo agricolo ed hanno cercato di trascinare il vicino lontano dalla strada in modo che potessero passare. Ma il confinante, dopo averli insultati ed aver chiesto aiuto ad un cugino, ha iniziato a colpire con calci e pugni padre e figlio. Ad avere la peggio è stato l’ottantenne che è stato trasportato in ospedale da una ambulanza del 118. L’anziano ha riportato una lesione mandibolare e varie contusioni ed escoriazioni su tutto il corpo. I medici che per primi lo hanno sottoposto a tutte le cure del caso hanno stilato una prognosi di 15 giorni.

LA PAURA

A seguito di tali fatti è scattato un esposto denuncia nei confronti del vicino violento presso la caserma dei carabinieri. Oltre a chiedere la punizione per quella aggressione fisica, padre e figlio nel loro esposto denuncia hanno chiesto che venissero rimosse quelle due bombole che da troppo tempo stanno preoccupando i residenti dell’intera zona. Quei serbatoi non sarebbero stati depositati su una area di proprietà del confinante, ma su un terreno in comune. Quindi la sua condotta sarebbe stata oltremodo illecita.

A questo c’è da aggiungere ch padre e figlio hanno chiesto provvedimenti immediati nei confronti del confinante che non sembra più intenzionato a farli passare su quel tratto di strada anche se per legge ne hanno tutto il diritto. All’ufficio del Catasto, e specificatamente nel foglio mappale risulta che i due congiunti debbono avere la possibilità di attraversare quella corte per poter arrivare sui loro terreni. Una vicenda con tutta probabilità destinata a protarsi tra denunce altre carte bollate, sperando che la situazione non degeneri come accaduto nei giorni scorsi.

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