Teatro Quirino-Vittorio Gassman di Roma: al via la stagione 2023-2024

Da Shakespeare a Tolstoj, passando per Lina Wertmuller e Fabrizio De André: un cartellone ricco per tutti i gusti

Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con TEATRO QUIRINO

Un lungo e affascinante percorso, grandi opere interpretate dagli artisti più importanti del nostro tempo. E la cornice, al solito affascinante ed elegante, del Teatro Quirino – Vittorio Gassman di Roma. Una realtà storica d’eccellenza nel panorama teatrale capitolino. Basta entrare per respirarne l'atmosfera: all’ingresso, foto dei protagonisti che hanno reso celebre la sua storia, accolgono gli spettatori che con curiosità si avvicinano al Teatro. Un profondo foyer, completo di guardaroba e biglietteria, avvolge la Sala che con i suoi 850 posti ricopre un’offerta culturale ampia e variegata nel campo dello spettacolo dal vivo. Fanno da cornice una libreria nella quale rilassarsi ed immergersi nella lettura e nell’ascolto di libri e dischi in vinile che il teatro propone ed un bistrot nel quale degustare vini e prelibatezze di ottima qualità.
 

Si parte con un classico della letteratura

Il cartellone 2023-2024 offre 18 appuntamenti imperdibili. Si parte con “La coscienza di Zeno”, di Italo svevo, protagonista Alessandro Haber, regista Paolo Valerio. In scena dal 19 al 29 ottobre, nel nuovo allestimento a firma di Paolo Valerio, Zeno avrà il volto di Alessandro Haber, un attore dal carisma potentissimo e dall’istinto scenico assolutamente personale, che fuori da ogni cliché sa coniugare ironia e profondità in ogni interpretazione. Dal 31 ottobre al 5 novembre segue “L’ispettore generale”, dal capolavoro satirico di Nikolaj Gogol, con Rocco Papaleo e la regia di Leo Muscato. Scritta nel 1836, quest’opera teatrale satirica è considerata uno dei capolavori dello scrittore russo e rivive grazie alla regia di Muscato. Corrotti, approfittatori, affaristi, sfruttatori, gli abitanti della cittadina della Russia zarista sono presi al laccio dei loro stessi inganni.

 

Da Wertmuller a Shakespeare

Il cartellone prosegue dal 7 al 12 novembre: protagonisti Alessia Navarro e Pino Insegno in “Oggi sposi … sentite condoglianze”. Successivamente, si torna al classico: dal 14 al 19 novembre “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, con la ripresa della regia di Gigi Proietti. Diceva Proietti a tal proposito: "C'è un lato positivo nel tempo che passa: si può guardare indietro, cambiare prospettiva, qualche volta tornare sui propri passi. Nel caso di un testo, il ritorno è una possibilità per rivedere e sviluppare intuizioni e pensieri rimasti inespressi, scartati a favore di altri per mancanza di sintonie, di tempo, di coraggio. Ho amato molto la prima versione di Romeo e Giulietta, e amo molto questo nuovo allestimento, simile ma diverso". Dal 21 novembre al 3 dicembre in calendario Giuseppe Zeno ed Euridice Axen in “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto” di Lina Wertmuller, diretto da Marcello Cotugno, mentre dal 5 al 10 dicembre Maria Amelia Monti e Marina Massironi metteranno in scena “Il marito invisibile”, scritto e diretto da Edoardo Erba.
 

Classici e contemporanei

Estremamente ricco il periodo natalizio: si parte forte, dal 12 al 17 dicembre Galatea Ranzi in Anna Karenina di Lev Tolstoj, per la regia di Luca De Fusco, riletta attraverso la scelta di concentrarsi sulle vicende che ruotano intorno alla protagonista, potendo contare sul grande talento di Galatea Ranzi, e sui meccanismi che stanno dietro alle tre coppie che sono tre metafore di tre destini. Dal 23 dicembre al 7 gennaio 2024, protagonisti Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli in “L’anatra all’arancia” di W.D. Home e M. G. Sauvajon, regia di Claudio Greg Gregori, mentre dal 9 al 21 gennaio andranno in scena Monica Guerritore e Claudio Casadio in “Ginger e Fred” di Federico Fellini, adattamento e regia di Monica Guerritore. Si torna al classico dal 23 al 28 gennaio: Alessandro Benvenuti in “Falstaff a Windsor”, liberamente tratto da “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare, con adattamento e regia di Ugo Chiti. Dal 20 gennaio al 4 febbraio Giorgio Pasotti in “Racconti disumani” di Franz Kafka, uno spettacolo di Alessandro Gassmann. “Franz Kafka - scrive nelle sue note Alessandro Gassmann - nei suoi racconti, ma come in tutto quello che ha scritto, sorprende, lavora sulla parte profonda di noi stessi, sempre con una visione personale, riconoscibile, inimitabile. Nei due racconti che ho scelto, “Una relazione accademica” e “La tana”, descrive due umanità “disumanizzate”. Si prosegue dal 6 all’11 febbraio con “Otello” di William Shakespeare, regia Andrea Baracco, mentre dal 13 all’8 febbraio protagonisti Moni Ovadia e Mariangela Bargilli con “Assassinio nella cattedrale” di Thomas Stearns Eliot, per la regia di Guglielmo Ferro.
 

La chiusura primaverile

Dal 20 febbraio al 3 marzo Enrico Guarneri e Nadia De Luca “Storia di una Capinera” di Giovanni Verga, regia di Guglielmo Ferro. La vicenda si concentra su un unico nucleo narrativo: la storia della povera Maria, raccontata attraverso le lettere che essa scrive ad una compagna di convento (Marianna). Il cambiamento interiore di Maria nasce da una sua provvisoria liberazione, dal contatto con la natura, dal suo ritrovarsi con la famiglia nelle terre di Monte Ilice mentre a Catania infuria il contagio del colera. Si prosegue dal 12 al 24 marzo: Pippo Pattavina in “Pensaci, Giacomino!” di Luigi Pirandello, regia di Guglielmo Ferro. Dal 2 al 14 aprile saranno protagonisti Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi con “I maneggi per maritare una figlia” di Nicolò Bacigalupo, per la regia di Tullio Solenghi. E infine, gli ultimi due spettacoli in programma: Neri Marcoré si cimenta con Fabrizio De Andrè in “La buona novella” dal 16 al 28 aprile, drammaturgia e regia Giorgio Gallione. Costruito quasi nella forma di un’opera da camera con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi: Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. Ed è proprio da questa base che prende le mosse la versione teatrale. Infine, chiusura della stagione dal 30 aprile al 5 maggio con “A spasso con Daisy” di Alfred Uhry: regia di Guglielmo Ferro, con Salvatore Marino, Maximilian Nisi e Milena Vukotic.
 

…E una grande novità: Officine Quirino

Nasce Officine Quirino scuola d’arte drammatica per attori e registi, diretta da Guglielmo Ferro. Luogo di formazione accademica per un vivaio di artisti che tiene in considerazione la grande importanza della tradizione teatrale coniugata alla vitalità delle espressioni contemporanee.
La ricchezza drammaturgica del teatro di tradizione, i linguaggi contemporanei e la ricerca costante di nuove forme espressive impongono la creazione di strumenti interpretativi adeguati.
L’attore è elemento attivo sul palcoscenico, il regista è il deus ex machina dello spettacolo, Officine Quirino offre a queste figure un percorso formativo biennale, attraverso tecniche di insegnamento tradizionali e nuove forme di recitazione, come il metodo Chubbuck.
Officine Quirino ha sede all’interno del Teatro Quirino Vittorio Gassman, uno Studios dentro il Teatro e come tale l’interconnessione tra la macchina produttiva teatrale e la scuola sarà alla base del percorso di apprendimento dei ragazzi, con workshop, incontri con professionisti del settore, esperienze durante l’allestimento di una messinscena, e la possibilità di assistere agli spettacoli in cartellone.

Per maggiori informazioni sulla programmazione è possibile visitare il sito www.teatroquirino.it/