Sedici capitoli. Il primo, distopico, in cui Ilary Blasi immagina come sarebbero dovute andare in teoria le cose fra lei e Francesco: la confessione pacata del tradimento con Noemi («Mi sono innamorato di un'altra»), la discussione sui figli («Ciò che conta è proteggerli da quel che succederà»), la decisione di restare amici nonostante tutto. Ma, appunto, è tutta finzione: «Credevo che l'avremmo fatto con rispetto, con amore. E invece».
Ilary e l'invito a cena a Totti
Nell'ultimo capitolo, altrettanto distopico, dopo aver «asfaltato» (per dirla con parole sue) nelle precedenti 216 pagine l'ex marito, Blasi lo invita a cena: «Scolo gli spaghetti, chiamo i nostri figli e tutti insieme ti aspettiamo per cena. Verrai?”. Al momento, va da sé, nessuna risposta ufficiale.
Si apre e si chiude nella fantascienza, insomma, il memoir di Ilary Blasi Che stupida, 217 pagine – pubblicate da Mondadori – in cui la showgirl ex «ragazza del popolo» ripercorre gli alti e bassi della relazione con «il principe del calcio». Rivelazioni, per chi ha visto il documentario Netflix Unica, pochine.
Poche rivelazioni
La storia l'avevamo già sentita: il Totti «distante e freddo», le voci del tradimento, la difesa del marto a Verissimo, l'investigatore privato, il pedinamento con cui coglie sul fatto il marito fedifrago, i dispetti reciproci. «Avrei potuto riempire un album di figurine con le amanti attribuite a mio marito», scrive Ilary. Sui suoi presunti tradimenti, invece, è categorica e fa i nomi: Luca Marinelli non lo conosce, con Antonino Spinalbese e Alessio La Padula non c'è mai stato niente. E Cristiano Iovino? Su di lui, e sul famigerato caffè, solo una riga: «Una fugace chiacchierata con un conoscente comune avvenuta a Milano». Peccato che nel frattempo, tra il documentario e il libro, Iovino abbia dato un'altra versione della storia.
Il ritratto di Totti
Pubblicato mentre i due ex coniugi si affrontano in tribunale, il libro aggiunge qualche dettaglio di colore tratteggiando il ritratto di un Totti «interessato a rimanere in possesso della casa», geloso e psicologicamente violento, ossessionato dal profilo Instagram di lei (la quale assicura, in una delle pagine più ispirate: sul profilo «niente tette o sederi fini a se stessi»).