Stipendi dipendenti comunali di Roma. Dal 2024 aumenti compresi tra 1500 e 2200 euro all'anno per 22mila lavoratori capitolini. E' stato sottoscritto oggi con le organizzazioni sindacali e le Rsu di Roma Capitale il rinnovo del contratto integrativo.
«La novità di maggior rilievo - spiega il Campidoglio - consiste nell'aggiunta al fondo del salario accessorio di 42 milioni di euro, residui non utilizzati delle precedenti annualità, che saranno distribuiti in forma di incentivi economici al personale di Roma Capitale: circa 750 euro per l'anno 2023 e 1500 euro per il 2024».
Stipendi comunali, il contratto rinnovato
Tra i punti qualificanti dell'intesa, inoltre, rientrano gli aumenti di tutte le voci indennitarie legate alle specifiche responsabilità e alle condizioni di lavoro, ad esempio servizi esterni e sicurezza stradale per la Polizia Locale; attività di accoglienza e sportello al pubblico; continuità educativa per scuole e nidi; rischio professionale per gli assistenti sociali.
Roma «riparte anche per il personale dell'Amministrazione - dice in una nota in sindaco Roberto Gualtieri -.
La firma
La firma di oggi «segna un traguardo fondamentale sul fronte delle politiche del personale - ha detto l'assessore alle Politiche del Personale Andrea Catarci -: un'intesa importante che mancava dal 2019, scaturita a esito di una trattativa intensa e collaborativa con le rappresentanze sindacali. Grazie agli incentivi economici aumentiamo gli stipendi da lavoro povero e finalmente rimettiamo in moto una macchina amministrativa bloccata da quasi 5 anni sulla valorizzazione dei dipendenti capitolini. Gli aumenti compresi tra 1500 e 2200 euro all'anno, a regime a partire dal 2024, superano anche quanto riconosciuto con gli ultimi due contratti nazionali di categoria».
Le progessioni
Insieme ai riconoscimenti di professionalità rimessi in moto con le 2055 progressioni verticali, «che mancavano da 14 anni, e all'aumento delle indennità per le Elevate Qualificazioni - continua Catarci - , tali provvedimenti configurano un pacchetto di interventi omogenei finalizzati a innalzare gli standard del lavoro dipendente, aumentare la qualità dei servizi alla città e bloccare la fuga di personale verso altre Pubbliche Amministrazioni. È un'inversione di tendenza significativa che nei tempi stretti di un contratto decentrato rimuove i passi di gambero compiuti nell'ultimo quindicennio, nella complicità e/o incapacità delle passate amministrazioni. Un ringraziamento sentito va ai dirigenti della delegazione trattante, al personale del Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane di Roma Capitale e a tutti i rappresentati sindacali con cui è stato condiviso il percorso verso un risultato mai conseguito in precedenza».