«Con noi fondi decuplicati. E così riparte l’economia». L’assessore Baldelli: «Dalla giunta precedente appena 46 milioni in 3 anni»

«Con noi fondi decuplicati. E così riparte l’economia». L’assessore Baldelli: «Dalla giunta precedente appena 46 milioni in 3 anni» Il cantiere del nuovo Salesi. Sotto, l’assessore Francesco Baldelli
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 01:10 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 07:12

Francesco Baldelli, assessore regionale alle Infrastrutture: il Piano triennale delle opere pubbliche conta 84 interventi totali. Quali sono quelli ritenuti prioritari dalla giunta?

«Le opere inserite nel Piano sono tante e, se prese singolarmente, sono tutte fondamentali per il territorio di riferimento, per cui si fa fatica ad escluderne qualcuna».

Da qualcosa dovrete pur partire.

«Posso fare degli esempi: per l’edilizia sanitaria e ospedaliera cito, tra le altre opere, i nuovi ospedali di Pesaro e Macerata e l’Hospice pediatrico di Fano. Quanto alle strade, il collegamento tra la Ss16 Adriatica e Osimo, l’ampliamento della Sr502 Jesi-Cingoli, il collegamento tra il casello A14 Porto Sant’Elpidio e la Lungotenna e la bretella di via Einaudi a Civitanova Marche».

Al netto di strade e ospedali?

«Mi vengono in mente tre opere simbolo come i lavori alla Cittadella di Ancona, quelli al ponte Monticelli ad Ascoli Piceno ed il nuovo parcheggio all’ospedale regionale di Torrette».

Anche chi vi ha preceduti puntava su ospedali e collegamenti infrastrutturali: cosa distingue il vostro Piano triennale da quelli passati?

«Basti pensare che nel 2019, prima del nostro insediamento, le opere programmate erano solo 40 per circa 46 milioni di euro.

Oggi siamo a quota 84 per oltre 413 milioni. Parliamo di interventi aumentati non solo in quantità, ma soprattutto in qualità, con una rilevanza progettuale ed economica media, per singolo progetto, superiore rispetto al passato».

Alla teoria va fatta seguire la pratica: cosa dei Piani triennali che avete fin qui elaborato è diventato realtà?

«Rispetto al 2019, oggi abbiamo decuplicato il valore economico delle opere messe a terra, cioè gare effettuate e lavori consegnati alle ditte, passando da 16 a 165 milioni di euro».

Quali sono ora le prospettive?

«In linea generale, il Piano continua nella linea di una notevole messa a terra delle risorse della Regione Marche, presentandosi come uno strumento che contribuisce a dare un impulso all’economia marchigiana. Rispetto al 2019, si è passati ad una spesa pro capite di 31 euro a 279 euro».

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