GUERRA

Gaza, media palestinesi: 14 morti in raid di Israele sul campo profughi di Nuseirat

La diretta del conflitto in Medio Oriente

Gaza, continua l'avanzata dei tank israeliani. Netanyahu: «O noi o i mostri di Hamas». Colpito veicolo Onu vicino al valico di Rafah

Gaza: media, 14 morti in raid Israele su campo Nuseirat

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 14 persone sono morte e decine sono rimaste ferite in un bombardamento aereo israeliano che ieri sera ha colpito un edificio residenziale del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Casa Bianca: «Quello che accade a Gaza non è genocidio»

«Non riteniamo che quello che sta accadendo a Gaza sia un genocidio». Lo ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. 

Netanyahu, «Esilio di Hamas è sul tavolo ma meglio la resa»

Il premier Benyamin Netanyahu ha fatto intendere che Israele è aperto all'idea che i leader di Hamas possano andare in esilio dopo la loro resa. «Questa guerra potrebbe finire domani», ha detto a Dan Senor nel suo podcast 'Call Me Back', ripreso dai media israeliani. «Se Hamas abbandona le sue armi, si arrende, restituisce gli ostaggi la guerra è finita. Spetta a loro decidere». «L'idea dell'esilio è sul tavolo. Possiamo sempre discuterne. Ma io penso che la cosa più importante è la resa».

Hamas: spari all'Onu colpa di Israele, uccise 2 persone

Hamas ha incolpato Israele per gli spari ad un veicolo dell'Onu nei pressi del valico di Rafah nel sud della Striscia. Lo riporta Haaretz. «Israele - ha detto la fazione - ha ucciso due cittadini stranieri (un uomo e una donna) che stavano viaggiando su un veicolo con la bandiera delle Nazioni Unite e segni identificativi. Israele e gli Usa portano la responsabilità di mettere in pericolo i team stranieri a Gaza e per i crimini di guerra e i danni intenzionali a loro».

Onu conferma all'ANSA, «Attaccato veicolo a Rafah, un morto»

L'Onu ha confermato all'ANSA l'attacco ad un veicolo delle Nazioni Unite vicino al valico di Rafah e che una persona è stata uccisa. Il segretario generale Antonio Guterres, ha spiegato il portavoce del Palazzo di Vetro Farhan Haq, «condanna questo attacco, come tutti gli attacchi contro il personale delle Nazioni Unite». 

Il capo di Hezbollah, «Israele sta perdendo la guerra»

«Stiamo combattendo la più grande guerra lanciata contro i palestinesi dal 1948 e Israele sta perdendo». Lo ha detto poco fa il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso televisivo trasmesso dalla tv al Manar dello stesso movimento armato filo-iraniano. «Israele è in un impasse... e la Palestina può imporre le sue condizioni», ha aggiunto Nasrallah.

Media: «In settimana nuovi colloqui a Doha»

I mediatori di Egitto e Qatar torneranno a incontrarsi questa settimana a Doha, in Qatar, mentre prosegue il lavoro negoziale per arrivare a un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Lo scrive il Washington Post in una notizia rilanciata dal Jerusalem Post.

Erdogan, più di 1000 membri di Hamas ricoverati in Turchia

«Più di 1.000 membri di Hamas» sono ricoverati in ospedali in Turchia per essere curati. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. 

Haaretz, un morto e un ferito grave in spari a veicolo Onu

Un'indagine preliminare dell'Idf, citata da Haaretz, ha rivelato che una persona è stata uccisa e un'altra gravemente ferita durante una sparatoria contro un veicolo dell'Onu vicino il valico di Rafah. L'Idf, ha aggiunto Haaretz, sta accertando le circostanze del fatto e non è chiaro se a sparare siano stati i soldati israeliani. 

Idf, «Operiamo a Rafah est e Jabalya, 120 obiettivi colpiti»

L'Idf sta continuando ad operare sia nella parte orientale di Rafah, a sud di Gaza, sia a Jabalya nel nord. A Rafah - ha fatto sapere il portavoce militare israeliano - «in combattimenti ravvicinati sono stati attaccati obiettivi di Hamas, ucciso terroristi e localizzati armi e lancia razzi». I soldati - ha aggiunto la stessa fonte - «hanno distrutto infrastrutture terroristiche e confiscato armi trovate all'interno una scuola». Anche a Jabalya ci sono stati «scontri ravvicinati con diversi terroristi eliminati». L'aviazione ha colpito «molte infrastrutture sotterranee». Nelle passate ore sono stati circa 120 gli obiettivi militari colpiti.

Media, «Anche Netanyahu contestato durante cerimonie caduti»

Anche il premier Benyamin Netanyahu sarebbe stato oggetto di quelle che dai media sono state ritenute contestazioni durante le cerimonie del Giorno del ricordo per i caduti. Secondo Times of Israel, durante l'intervento del premier al sacrario dei caduti sul Monte Herzl a Gerusalemme un uomo si è alzato ed è stato fotografato mentre mostrava una bandiera nazionale con riportato in rosso la scritta '7/10'. Un apparente riferimento - ha sostenuto il sito - al fatto che Netanyahu non si sarebbe mai preso la responsabilità per i fallimenti di quel giorno. Secondo la stessa fonte, Netanyahu è stato poi interrotto alla fine del suo intervento con canti 'Hai preso i miei figli' da parte, a quanto pare, di alcuni dei parenti dei caduti. Video sui social - riferiti anche da Haaretz - sembrano mostrare numerose persone che lasciano in una sorta di protesta silenziosa il Monte Herzl non appena il premier ha cominciato a parlare. 

Oxfam, invasione di Rafah potrebbe causare catastrofe sanitaria

«L'invasione di Rafah, dov'è stata interrotta l'erogazione d'acqua potabile, potrebbe causare nuove gravi epidemie: sono oltre 350 mila le persone in fuga verso rifugi e campi profughi già sovraffollati e al collasso nelle altre zone della Striscia, mentre la popolazione è senza cibo e carburante per la chiusura dei valichi, con le strade invase di rifiuti e fiumi di liquami che traboccano dalle fognature». E' l'allarme dell'Oxfam su «un'emergenza che si aggrava ora dopo ora, in un contesto dove i raid israeliani hanno già causato danni per almeno 210 milioni di dollari alle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie, distruggendone l'87% come rivelano le immagini satellitari». «Almeno 5 delle nostre strutture, che garantivano acqua pulita e servizi igienico sanitari essenziali a oltre 180 mila persone al giorno, sono stati gravemente distrutti dal 7 ottobre e altre sette sono state danneggiate», spiega Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. «I nostri colleghi a Gaza ci raccontano di una situazione disperata.

La popolazione in questo momento è costretta a bere acqua sporca e contaminata, soffre di malnutrizione e i bambini vengono punti di continuo dagli insetti che brulicano ovunque. Nuove epidemie di epatite A e di colera saranno inevitabili», aggiunge ricordando che a peggiorare ulteriormente la situazione pesa il prossimo arrivo del caldo. «Nelle ultime settimane abbiamo rilevato migliaia di casi di epatite A e altre malattie gastrointestinali e respiratorie», aggiunge Celine Maayeh, Advocacy and Research Officer di Juzoor, organizzazione partner di Oxfam a Gaza, al lavoro in oltre 50 rifugi per sfollati e nei centri del nord della Striscia. «L'intero sistema di approvvigionamento idrico e di gestione delle acque reflue di Gaza è prossimo al collasso totale, perché i danni sono molto estesi», ricorda infine Monther Shoblaq, CEO della Coastal Municipalities Water Utility, altro partner di Oxfam. 

Al Jazeera, membro dell'Oms e autista palestinese feriti a Rafah

Al Jazeera, citando fonti locali di Gaza, ha affermato che un membro del personale straniero dell'Oms e un autista palestinese sono rimasti feriti mentre si trovavano a bordo di un veicolo dell'Unrwa, durante un bombardamento israeliano a Rafah. Le equipe mediche hanno trasportato i due allo European Hospital di Gaza. Le riprese video ottenute dall'emittente basata in Qatar hanno mostrato un finestrino posteriore destro dell'auto danneggiato da schegge. 

Haaretz: «Veicolo Onu colpito vicino al valico di Rafah»

Report palestinesi hanno riferito di un veicolo dell'Onu colpito da una sparatoria vicino il valico di Rafah a sud di Gaza. Lo ha riportato Haaretz aggiungendo che ci sarebbe almeno un ferito. 

Fonti egiziane, Israele impedisce anche aiuti per via aerea

«Nelle ultime ore diversi aerei appartenenti a Paesi della coalizione internazionale hanno tentato di effettuare lanci di aiuti su alcune zone poco accessibili della Striscia di Gaza ma le autorità israeliane hanno rifiutato di concedere a questi aerei il permesso di effettuare i lanci». Lo afferma una fonte aereoportuale egiziana, precisando che «un aereo cargo militare Airbus C295M dell'aeronautica egiziana si trova in una base militare giordana in attesa della necessaria approvazione insieme a diversi altri aerei dei paesi della coalizione internazionale». L'ultima operazione di lancio di aiuti dagli aerei su Gaza ha avuto luogo il 9 maggio, dicono le fonti.

Egitto ad altri mediatori, Israele è ostacolo a aiuti a Gaza

 L'Egitto ha informato gli altri mediatori nei negoziati per Gaza del suo «categorico rifiuto dell'escalation israeliana nella Rafah palestinese» e che ritiene «Israele responsabile del deterioramento della situazione nella Striscia di Gaza» e di «impedire gli aiuti». Lo ha detto una fonte di alto livello all'emittente statale egiziana Al Qahera. 

Esplosioni a Rafah udite nel Sinai fino a 30 km all'interno

Fonti dal lato egiziano del valico di Rafah tra Egitto e Striscia di Gaza fanno sapere che il rumore delle esplosioni degli attacchi israeliani sul lato palestinese è stato molto forte stanotte, tanto da essere udito a fino a circa 30 chilometri di distanza all'interno del Sinai. «Il suono è stato incessante fino all'alba, si sentiva anche il rumore delle case che crollavano, poi è tornata la calma, mentre i due valichi di Rafah e Kerem Salem restano chiusi al passaggio di aiuti per la popolazione di Gaza e ai feriti in uscita», hanno riferito testimoni diretti e corrispondenti della stampa egiziana. In mattinata, in una calma irreale dal lato egiziano di Rafah, numerosi camion di aiuti umanitari si sono rimessi in coda davanti al terminal sperando di passare. 

Netanyahu: «O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas»

«O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella cerimonia principale per il Giorno dei caduti (Yom HaZikaron) sul Monte Herzl a Gerusalemme. La guerra a Gaza - ha aggiunto - "è una scelta tra la libertà e la prosperità contro la disperazione, l'assassinio, la violenza, lo stupro». «Siamo determinati - ha proseguito - a vincere questa battaglia. La nostra Guerra d'indipendenza non è ancora finita. Continua in questi giorni»

Hamas, sistema sanitario a Gaza a poche ore dal collasso

Il sistema sanitario a Gaza è «a poche ore dal collasso» per mancanza di carburante. Lo fa sapere il governo di Hamas.

Israele celebra i suoi caduti, cerimonie per "Yom HaZikaron"

Due minuti di sirene hanno fermato Israele per 'Yom HaZikaron', il giorno in cui il Paese ricorda i suoi caduti: soldati morti in combattimento e civili uccisi in atti di terrorismo. Le sirene hanno dato il via alle cerimonie pubbliche in tutto il Paese. Sul Monte Herzl a Gerusalemme - dove c'è il sacrario dei caduti - la cerimonia principale ha avuto inizio con il passaggio dei jet da guerra in cielo. Alla manifestazione partecipano sia il capo dello stato Isaac Herzog sia il premier Benyamin Netanyahu. Secondo i dati diffusi dalle autorità, dallo scorso anno sono stati 1.594, tra soldati e civili, quelli uccisi in combattimento o in atti di terrorismo, ovvero l'anno più luttuoso in cinque decenni. La maggior parte dei caduti di quest'anno è stata a causa della guerra a Gaza e dell'attacco di Hamas. 

Media, Idf avanza a Jabalya e a Rafah nel sud

Secondo notizie di fonte palestinese - citate dai media israeliani - sono in corso ulteriori attacchi da terra - anche con i tank - e dall'aria dell'Idf nella zona di Jabalya a nord di Gaza, dove l'esercito già ieri l'altro ha avviato un'operazione contro Hamas, in particolare verso il campo profughi locale. Le fonti hanno segnalato diversi morti sul campo. Lo stesso - secondo le stesse fonti - sta avvenendo a Rafah, nel sud della Striscia, dove l'Idf continua ad avanzare nella parte orientale della città, in particolare in altri quartieri della stessa area più vicini al centro dopo aver preso un'importante arteria tra le due zone.

Gaza: media, un morto e 10 feriti in raid di Israele

L'emittente araba Al Jazeera afferma che una donna palestinese è morta e altre dieci persone sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stanotte ha colpito una casa della città di Gaza. 

Guerra Gaza, la diretta di oggi. 

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