Volontari contro il degrado per ripulire Castel Sant’Angelo

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Sabato 11 Maggio 2024, 09:19

LA STORIA

Fiamme ieri sotto alla scalinata della Basilica di San Martino ai Monti, dove cartoni e coperte di senzatetto sono andate a fuoco. Baracche con vista su Castel Sant’Angelo nascoste dall’erba alta. La Capitale fa il pieno di turisti, ma anche di situazioni incontrollate. I volontari dell’associazione “Amici di Castel Sant’Angelo” hanno dovuto prendere pale e bustoni per ripulire il parco storico della Mole Adriana. «L’erba purtroppo non possiamo tagliarla, non siamo autorizzati, rischiamo una denuncia e anche la multa» racconta l’architetto Michele Natoli, presidente dell’associazione. Da anni i volontari curano a proprie spese i giardini di Castel Sant’Angelo. Insieme, hanno acquistato anche lo scivolo per l’area giochi dei bambini, ormai rovinato dal tempo. «E sempre noi abbiamo dovuto pagare il collaudo da parte dei tecnici» dice sconsolato l’architetto Natoli che racconta: «Nel fossato ci sono decine di tende di disperati, saranno una ventina: alcuni dormono anche sulle panchine».

L’IMPEGNO

C’è poi il problema dell’erba alta. «Il Comune ha stanziato fondi per lo sfalcio del verde orizzontale, ma qui, a pochi passi dal Vaticano, ci vuole una manutenzione quotidiana: l’erba dopo essere stata tagliata ricresce velocemente e infesta i viali e il fossato». Insomma, i giardini pentagonali che seguono la struttura di cinta di Castel Sant’Angelo sono stati trasformati in piantagioni di erbe spontanee: capita così che passeggiando si possa trovare malva selvatica, l’intramontabile cicoria e spighe.

C’è poi la piaga dei «forasacchi che mettono in grave pericolo la salute dei cani: è assurdo - aggiunge Natoli - che uno spazio verde e storico come questo non sia tutelato». Tentano di restituire decoro, vigilando giorno e notte, i volontari. «Giovedì abbiamo organizzato una giornata di pulizia, ci siamo fatti aiutare da “Retake”, perché gli iscritti, tra l’altro, hanno l’assicurazione e poi sono tantissimi e sempre disponibili».

LA DENUNCIA

Il problema dell’erba alta che Natoli misura metro alla mano, si affianca a quello dei rifiuti. «Come in tante altre ville storiche della Capitale, i cestini dell’immondizia sono stati tolti anche a Castel Sant’Angelo - spiega l’associazione - l’unico risultato è la sporcizia ovunque: quella dei clochard, ma anche dei turisti che vengono qui per la pausa pranzo». Ultima nota dolente. «Lo scarico dei bagni del museo Nazionale di Castel Sant’Angelo - conclude Natoli - sono intasati, hanno problemi, è si riversanop rifiuti in una vasta esterna».

Laura Bogliolo

laura.bogliolo@ilmessaggero.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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