«Vespe, ubriachi, muri che tremano: vivere nel centro di Roma è l'inferno»

Lo sfogo di una residente che ha deciso di andarsene

«Vespe, ubriachi, muri che tremano: vivere nel centro di Roma è l'inferno»
di Pietro Piovani
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Lunedì 13 Maggio 2024, 00:00
La signora Iva ci fa vedere il suo letto, allontanato di qualche centimetro dalla parete. «Abbiamo dovuto fare così perché a una certa ora, quando parte la musica, i muri vibrano. Le proviamo tutte, ma tanto non dormiamo lo stesso». È lo sfogo di una residente del centro storico che non ha gradito un articolo pubblicato in questa rubrica. Avevamo raccontato il conflitto tra i ragazzi che frequentano un locale di via dei Coronari e i residenti. «Ma non avete raccontato - dice Iva - che cosa significa, davvero, vivere qui. Il frastuono dei locali, i ragazzini che girano con il decimo shottino in corpo. E poi non avete idea di cosa vuol dire abitare in una casa circondata dai bed & breakfast». La signora ci porta in terrazzo: un affaccio da sturbo, con la cupola di Sant'Agnese che si staglia contro il cielo. «Questo balcone attaccato al mio, lo affittano agli americani: cenano all'aperto di notte, mettono la musica, cantano». Poi mostra la finestra di un altro appartamento: «Lì c'è un nido di vespe: lo vediamo crescere giorno per giorno, sta diventando enorme. Vorremmo chiamare qualcuno per rimuoverlo, ma è impossibile: anche quello è un b&b, ma da tempo non lo affittano a nessuno, e non riusciamo a sapere chi sia il proprietario. Abbiamo chiesto a tutti i condomini, abbiamo fatto il giro dei negozi, nessuno ne sa niente». Certo, la casa di Iva rimane meravigliosa. «Sì lo so, tutti venite qui e dite: “Che paradiso!”. Ma io che ci abito dico invece che è un inferno, e me ne voglio andare. Resteranno solo i b&b, i ragazzi ubriachi e le vespe».
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