Notte d’arte nel cuore della Storia

Roma. Piazza Foro Traiano Diario. Forof In foto: Giovanna Caruso Fendi Jacopo Belloni ARTISTA Veronica Siciliani Fendi Foto: Francesco Iovine/Ag. Toiati Francesco Iovine/ag. Toiati
di Lucilla Quaglia
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Giovedì 16 Maggio 2024, 21:31

Nel regno di Giovanna Caruso Fendi, in verde Forof, nome dello spazio da lei creato al Foro Traiano, in scena un immancabile appuntamento: “Festa con Piccola Tragedia” di Jacopo Belloni. Quarto appuntamento della Terza Stagione di Episodi, presentata in occasione della mostra ”Baltic adventure” di Augustas Serapinas, a cura di Ilaria Gianni. Nella fascinazione di luci e colori, una vera e propria festa, arrivano Veronica Siciliani Fendi e poi Alda Fendi, in sciarpa gialla. Ecco Bartolomeo Pietromarchi. Prenotati Guido Talarico, direttore Inside Art, e Joëlle Comé con Gioia Dal Molin, rispettivamente direttrice e curatrice Istituto Svizzero. Nella lunga lista glam si leggono i nomi dei collezionisti Anna Cataneo e Gianluca Perrella, di Matteo Luchetti, critico d'arte, degli artisti Diego Gualandris e Beatrice Favaretto, e di Matteo Binci e Luca Lo Pinto, curatore e direttore artistico Macro.

Attesi Ilaria Mancia, curatrice, e ancora i collezionisti Massimo Adario e Dimitri Borri. Si riconosce Laura Bosetti Tonatto, esperta di profumi, e l’artista Fiamma Montezemolo. “Festa con Piccola Tragedia”, presentato per la prima volta a Roma dall’artista in residenza all’Istituto Svizzero, rappresenta un momento di riflessione sull’idea di “festa” intesa come evento transitorio in cui una comunità si raccoglie ritualmente. «Questo è un luogo - spiega la Caruso Fendi - in cui le modalità espressive sono libere.

Facciamo rivivere la vita del foro romano, che era fortemente aggregativo». Ecco la cantautrice Amalia Gré. Applausi per la performance di Belloni, tra una one man band e una scultura vivente, nel corso della quale l’artista porta sulle spalle dispositivi luminosi e sonori per attivare una festa, offrendo al pubblico un momento di socialità condivisa e gioiosa. Ispirandosi agli uomini-orchestra, figure oracolari e ambulanti che si spostavano di paese in paese diffondendo notizie e storie tra le comunità, l’artista intrattiene il pubblico senza poter condividere appieno il momento di svago. Ogni volta che viene messa in atto, la performance prevede il coinvolgimento di un dj o un musicista diverso, che compone una playlist appositamente pensata per l’evento.

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