Amnesty: "L'Ue dovrebbe rivedere gli accordi con la Tunisia"

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Venerdì 17 Maggio 2024, 20:00 - Ultimo aggiornamento: 13:29

ROMA - "Nelle ultime due settimane, il governo tunisino ha lanciato un giro di vite repressivo senza precedenti contro migranti, rifugiati e difensori dei diritti umani che lavorano per proteggere i loro diritti, così come contro i giornalisti". È quanto dichiara Amnesty International in una nota precisando che "ciò avviene meno di due settimane dopo un incontro di coordinamento ad alto livello con il ministero dell'Interno italiano sulla gestione della migrazione". "Dal 3 maggio le autorità tunisine hanno arrestato, convocato e indagato capi, ex dipendenti o membri di almeno 12 organizzazioni con accuse poco chiare, tra cui "crimini finanziari" per aver fornito aiuti ai migranti, tra cui un'organizzazione tunisina che lavora in collaborazione con l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, sul sostegno ai richiedenti asilo attraverso il processo di determinazione dello status di rifugiato nel Paese: hanno anche arrestato almeno due giornalisti sottoponendoli a misure di custodia cautelare per i loro resoconti indipendenti e i loro commenti sui media".

"Parallelamente, le forze di sicurezza hanno intensificato le deportazioni collettive illegali di rifugiati e migranti, così come i molteplici sgomberi forzati e hanno arrestato e condannato i proprietari per aver affittato appartamenti a migranti senza permesso", si legge ancora. "Le autorità tunisine hanno intensificato la loro dannosa repressione contro le organizzazioni della società civile che lavorano sui diritti dei migranti e dei rifugiati, utilizzando affermazioni fuorvianti sul loro lavoro e molestando e perseguendo i lavoratori delle Ong, avvocati e giornalisti", dichiara Amnesty.

Per l'organizzazione si tratta di "una campagna diffamatoria online e nei media, sostenuta dallo stesso presidente tunisino che ha messo a rischio i rifugiati e i migranti nel paese e mina il lavoro dei gruppi della società civile inviando un messaggio agghiacciante a tutte le voci critiche", ha affermato Heba Morayef, direttrice regionale per il Medio Oriente e il Nord Africa di Amnesty International. "Le autorità tunisine devono porre immediatamente fine a questa feroce campagna e fermare tutte le ritorsioni contro gli operatori delle Ong che forniscono sostegno essenziale, compreso un alloggio, a migranti e rifugiati", si legge nella nota. L'Unione Europea dovrebbe rivedere urgentemente i suoi accordi di cooperazione con la Tunisia per garantire che non sia complice delle violazioni dei diritti umani contro migranti e rifugiati, né della repressione nei confronti di media, avvocati, migranti e attivisti", conclude Amnesty.

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