BigMama arriva a Verissimo per presentare il suo libro. In Cento Occhi racconta la sua storia e parla della depressione della mamma Angela dopo che è morta sua mamma: «Mia madre non ha mai superato quel lutto e nei primi capitoli parlo molto di questa cosa e l'ho fatto perché è giusto che noi figli capiamo che i genitori sono degli esseri umani e tutti possiamo sbagliare. Questo testo non vuole essere un attacco alla mia famiglia. Mia madre ancora non ha letto il libro». Anche il papà era molto impegnato e non poteva stare al fianco della cantante: «Questa è la storia di molti papà costretti a lavorare, ora però siamo molti legati»
Bigmama a Verissimo, la ricerca d'affetto
Quando il padre tornava a casa la sera lei mangiava una seconda volta per stare con lui: «Cenavo alle 20.30 ma quando alle 23 papà tornava io andavo da lui lo abbracciavo gli scaldavo la cena e rimangiavo con lui pensavo che il cibo ci avrebbe unito.
La violenza verbale del fratello
Poi lei ha cominciato a predere peso e sono arrivate le prese in giro, anche il fratello maggiore la derideva: «Abbiamo avuto un rapporto altaenante. Usava parole aggressive e usava anche le mani verso di me e mi faceva sentire meno al sicuro anche a casa. Anche lui stava soffrendo perché era morta mia nonna. Mia madre sentiva questi istinto di estrema protezione verso lui che era introverso e quindi lo difendeva. Io dovevo stare attenta a non farlo innervosire sennò nessuno era dalla mia parte. Il perdono però è la forza che salva il mondo e io ho perdonato tutti»
Il tumore
Poi la malattia a Bigmama viene scoperto un tumore al sangue: «La mia malattia mi ha aiutato tanto, noi come famiglia per la prima volta abbiamo comunicato con le armi abbassate. Io ho parlato delle mie paure e loro lo stesso. E anche con mio fratello abbiamo cominciato a comprenderci»
Il bullismo e l'autolesionismo
Poi nel libro si parla anche di quando venne aggredita mentre era in bici dei coetani le hanno tirato delle pietre addosso: «Avevo 13 anni è stata una violenza fortissima e la mia risposta è stata di sprofondare nell'osio per me stessa, non ho avuto il coraggio di dirlo ai miei genitori per non farli star male. Poi quel giorno mi sono chiusa in camera e ho scritto il mio primo pezzo. Ho trasformato una cosa brutta in una canzone che è Charlotte e parla di suicidio e autolesionismo».
BigMama racconta anche di quando si tagliava per infliggersi dolore: «ne sono uscita non troppo tempo dopo, la scrittura delle canzoni di ha salvata, non è una frase fatta questa. Io respiravo grazie alla musica»