FOTOSOCIAL/ Enrico Di Febo, il medico di famiglia che cattura la vita attraverso gli scatti

La bellezza del quotidiano e le emozioni attraverso l'obiettivo del Presidente del "Fotoclub99 Aq"

Da Performative 2023 L’Aquila La danzatrice Marta Ciappina
di Sabrina Giangrande
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Giovedì 16 Maggio 2024, 14:24

L'AQUiLA Nasce a Pescasseroli, capitale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise Enrico Di Febo, dove trascorre la sua infanzia. E' laureato in medicina e ha lavorato come medico di famiglia fino alla fine del 2021. «Dopo la pensione- racconta Di Febo- ho avuto più tempo per dedicarmi ai miei interessi, come la fotografia, le passeggiate in montagna e lo sci. Attualmente vivo all'Aquila con la mia famiglia».

La sua passione per la fotografia è iniziata alla fine del liceo, durante gli anni universitari. «Ricordo che grazie a una borsa di studio ho potuto acquistare la mia prima macchina fotografica, una bellissima Nikon Ftn che utilizzo ancora per scattare foto in bianco e nero». «Durante i miei primi anni alla Facoltà di medicina "La Sapienza" a Roma, - spiega Di Febo- alloggiavo in un pensionato vicino all'università e c'era una stanza adibita a camera oscura, utilizzata dagli ospiti fotoamatori». In questo periodo il giovane universitario apprende lo sviluppo delle pellicole e inizia a stampare le sue prime foto, condividendo la sua passione con gli altri ospiti che poi sono divenuti suoi amici. «Inizialmente la fotografia per me era principalmente "street photography"- precisa- andavo in giro alla ricerca di situazioni particolari, di cose belle da vedere e di eventi da documentare».

E' riuscito a adattarsi ai progressi tecnologici, nel passaggio dalla pellicola al digitale. Attualmente utilizza una Nikon Z7 II. «Nel corso degli anni ho scattato diverse foto e le ho raccolte in album classificate per anno.

Ognuna di esse mi ricorda perfettamente il momento e le sensazioni provate al momento dello scatto».

E' membro di una associazione culturale denominata "Fotoclub99 Aq", con sede all'Aquila, fondata nel 1994, affiliata alla Fiaf (Federazione Italiana Arti Fotografiche) che ha promosso iniziative artistiche e culturali, un concorso fotografico nazionale e mostre tematiche personali e collettive, attualmente Di Febo ne è il presidente.

«Il genere fotografico che mi appassiona di più è la fotografia di strada, resto affascinato dalle scene di vita quotidiana che si svolgono nei luoghi pubblici, come nei mercati, manifestazioni e feste e provo a catturare la vita di tutti i giorni e soprattutto le persone che la vivono». «Sono interessato, in particolare, ai volti delle persone e alle loro espressioni. Mi piace anche la fotografia sportiva e trovo che ogni genere abbia il suo fascino e sia meritevole di interesse». «Tra i fotografi del passato ammiro molto le immagini di Lewis Wickes Hine, primo fotografo a utilizzare la fotografia per scopi sociali, ma anche: Robert Doisneau, Gianni Berengo Gardin, Steve McCurry».
«Non ci sono solo autori famosi da emulare e conoscere, - conclude- basta dare un'occhiata ai siti specializzati su internet per scoprire fotografi completamente sconosciuti la cui visione è fonte di emozione».

Sabrina Giangrande

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