Terza: Città di Poggio Mirteto contesta la decisione del giudice sportivo sul Montorio: «Ingiusto giocare lo spareggio»

Terza: Città di Poggio Mirteto contesta la decisione del giudice sportivo sul Montorio: «Ingiusto giocare lo spareggio»
di Paolo Annibaldi
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 16:53

RIETI - Il Città di Poggio Mirteto non ci sta e contesta la decisione del Giudice Sportivo in merito alla gara tra Montorio Romano e Pro Marcellina. La società mirtense prende posizione dopo la conferma del risultato dell’ultima giornata di campionato che interessa particolarmente da vicino la formazione sabina: Montorio Romano, nonostante abbia effettuato 6 sostituzionI, vede omologata la sua vittoria e giocherà dunque lo spareggio per il titolo di campione di Terza categoria contro il Città di Poggio Mirteto.

Una decisione che non ha lasciato indifferenti i dirigenti di Poggio Mirteto che si sono subito fatti sentire con un comunicato rilasciato dal presidente della squadra di Terza categoria Marco Sautelli.

Il comunicato

«I ragazzi hanno appreso  la notizia  con estremo stupore e disappunto, di fatto, sanno che sono chiamati a giocare una partita che non doveva essere giocata.

La decisione del giudice si basa su un precedente sportivo che ad oggi falsa un campionato. La società sta trovando un punto di incontro con i ragazzi, molti di loro, in virtù di quanto sopradetto, non vogliono scendere in campo, si sentono offesi e non tutelati. La notizia ci era arrivata in via ufficiosa e stavamo solo attendendo la decisione, che inevitabilmente, sta facendo ritardare la comunicazione della data ed il luogo dello spareggio, come se non bastasse. Amareggiati dell’accaduto, attendiamo notizie da parte degli organi federali, sperando per lo meno sia presente una terna arbitrale e che la location sia adatta al tipo di partita, vista la grande affluenza di pubblico e siano prese le giuste contromisure a tutela dell’incolumità delle due società e dei sostenitori, con la speranza che in futuro sia sempre usato lo stesso metro di giudizio con tutte le altre società».

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