Ancona, funerale di Alessia in gran segreto
Celebrato dal vescovo davanti a dieci parenti

Alessia, la bimba assassinata in modo atroce dal padre
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Giovedì 21 Agosto 2014, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 18:37

ANCONA - E' stato celeabrato questa mattina in gran segreto il funerale della piccola Alessia Giustini, 18 mesi, uccisa dal padre Luca con cinque coltellate mentre dormiva nella culla. La funzione è stata celebrata dal vescovo di Ancona Edoardo Menichelli alle 8,15 nell'aula Sandro Totti, al piano sotterraneo dell'ospedale regionale di Torrette, in un'aula dove di solito si tengono i convegni. Hanno partecipato all'addio la madre Sara Bedini, i nonni materni, gli zii, in un tutto una decina di persone. Esclusa la nonna partena, ritenuta dai parenti di Sara Bedini, la «madre del mostro».

Mentre la salma della piccola Alessia partiva per il cimitero di Tavernelle, iniziava, sempre all'ospedale Torrette, in una stanza di Psichiatria, l'interrogatorio di Luca Giustini, che si trova in stato di arresto nel reparto, piantonato dai carabinieri, legato al letto per evitare che possa compiere gesti autolesionistici.

L'interrogatorio, iniziato alle 9,30, ed è terminato alle 11,30 davanti al Gip Cimini e al Pm Laurino. L'uomo ha confessato, ripetendo di aver sentito una voce che gli ordinava di uccidere la figlioletta. «Ho dovuto sacrificare Alessia, me l'hanno detto le voci», come ha riferito Giustini fin dal primo momento, già alla stessa moglie, domenica al telefono, quando le diceva di correre a casa perché «era successa una cosa orribile».

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