Giubileo, sfuma il dream team: cabina di regia a palazzo Chigi

Giubileo, sfuma il dream team: cabina di regia a palazzo Chigi
di Alberto Gentili
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Sabato 21 Novembre 2015, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 08:42
ROMA- Niente “Dream team” per il Giubileo. Il sogno di Matteo Renzi di affiancare al prefetto Franco Gabrielli un pool di super-esperti, è svanito di fronte a difficoltà tecniche e giuridiche. Senza il sindaco Ignazio Marino e con il commissario Francesco Paolo Tronca in Campidoglio, la nomina di una squadra ad hoc per il Giubileo avrebbe comportato rischi di sovrapposizioni di competenze e confusione di poteri e ruoli.

Così, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, nel decreto di domani ci saranno i fondi per Roma, Milano, Bagnoli e per la Terra dei Fuochi. Ma non verrà battezzata alcun nuova squadra con la mission di gestire l’Anno Santo. «Questo perché», spiega una fonte accreditata, «con la presenza di un ruolo tecnico in Comune, il commissario prefettizio, è venuta a cadere la necessità di nominare una squadra ad hoc. In più si rischiavano duplicazioni o di svuotare le competenze del prefetto Tronca».



L’INCONTRO CON TRONCA

A questa stessa conclusione è giunto ieri il sottosegretario Claudio De Vincenti dopo aver incontrato il commissario. Tant’è, che uscendo da palazzo Chigi, Tronca ha fatto sapere che finalmente avrebbe potuto procedere al conferimento delle deleghe ai suoi sub-commissari. Passaggio che finora era stato reso impossibile nell’attesa di capire quali poteri e aree d’azione avrebbe avuto il mille volte annunciato “Dream team”.

A conti fatti Gabrielli resterà coordinatore del Giubileo in base al decreto varato il 27 agosto. E avrà anche l’onere di garantire la sicurezza dell’evento giubilare. Tronca gestirà la partita che riguarda appalti, trasporto pubblico, viabilità, pulizia cittadina, decoro. Soprattutto avrà il controllo dei 200 milioni che dovrebbero essere stanziati domani dal governo. «Per una questione di rapidità d’intervento», spiega chi ha in mano il dossier, «gli stanziamenti per l’Anno Santo che vanno spesi entro il 2015 verranno assegnati al commissario di Roma. E questo perché ha già una struttura pronta a spenderli super velocemente sulla base delle urgenze».

Gabrielli, che non ha mai guardato con entusiasmo all’ipotesi di diventare commissario al Giubileo considerando il ruolo di coordinatore più che sufficiente, minimizza: «Senza voler togliere nulla alla spiritualità dell’Anno Santo, Roma vive un Giubileo tutti i giorni, con i suoi problemi legati al traffico, alla viabilità, ai temi del decoro, ai vari abusivismi. Poi il Giubileo lo affronteremo, nel migliore dei modi». Pausa. Sospiro. «Sono preoccupato? Sì, ma non nel senso di essere allarmato, nel senso che ce ne stiamo occupando prima rispetto alla complessità dei problemi che attanagliano Roma».



Proprio per provare a rendere meno complessi questi problemi, a palazzo Chigi stanno studiando il varo di una struttura di missione per la Capitale. Struttura (con fondi e personale con incarico temporanei) che potrebbe essere battezzata dal governo proprio nel Consiglio dei ministri di domani. E che consentirebbe a Renzi di avere sotto le sue dirette dipendenze una sorta di “cabina di regia” per verificare l’attuazione del programma per il rilancio di Roma. Cosa però ben diversa dal tanto atteso “Dream team” che doveva essere composto da super esperti come il direttore dell’Expo Marco Rettighieri.

La mission di Renzi resta comunque la stessa. Quella di provare a far dimenticare ai romani la stagione di Ignazio Marino in Campidoglio. Obiettivo: risollevare le sorti del Pd romano. In base ai sondaggi, il partito del premier è dato praticamente per spacciato alle elezioni che si svolgeranno nella Capitale tra il 15 maggio e il 15 giugno. Gli stessi sondaggi danno, in caso di ballottaggio, i Cinquestelle e il centrodestra i soli competitor accreditati per la poltrona di sindaco. Ebbene, il “Dream team” in collegamento diretto con palazzo Chigi doveva servire proprio per ribaltare questa situazione, dando ai romani prova di «buona amministrazione». C’è da vedere se la “cabina di regia” sortirà lo stesso risultato.

Domani il Consiglio dei ministri è convocato per le dieci del mattino. Nel decreto che stanzierà i 200 milioni per Roma (100 dei trecento milioni promessi sono finiti alla sicurezza) ci saranno anche i 150 milioni per trasformare l’area dell’Expo in una cittadella dell’innovazione e del digitale. E i fondi per il recupero di Bagnoli e per la bonifica della Terra dei Fuochi.
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