«Proprio la zona nord del leccese - si legge nella nota - è quella più interessata dall'eradicazione immediata delle piante colpite dalla malattia.
Una campagna di taglio selettivo delle piante a rischio potrà evitare il contagio e la propagazione che potrebbe compromettere seriamente la produzione futura di olio nella zona». I tagli stimati «saranno decisamente inferiori - è scritto ancora - al quantitativo annuale di espianti che normalmente viene effettuato su richiesta volontaria dei proprietari». Nel 2014, ad esempio - conclude la nota - sono state estirpate 17.000 piante nella provincia di Lecce e 12.000 in quella di Brindisi, su esplicita richiesta dei proprietari, per motivazioni differenti da quelle causate della diffusione del batterio.
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