«Abito proprio nella palazzina di fronte alla stazione - racconta -. Appena mi sono reso conto che i miei stavano bene sono entrato nel cantiere e ho visto due persone sepolte dalla polvere fino alla testa che gridavano “aiuto” disperati. Poi sono arrivate altre due persone e insieme li abbiamo sollevati estraendoli da quella terribile tomba di calcinacci e li abbiamo portati fuori. Poco distante abbiamo visto il loro collega più sfortunato che è stato letteralmente sotterrato dalla valanga di pietre e polvere. Era a testa in giù e subito abbiamo capito che purtroppo per lui non c'era più scampo».
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