Modella svedese sequestrata e stuprata per 6 mesi da un 42enne italiano

Una delle ultimi edizioni di Miss Universo Svezia
2 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Marzo 2015, 14:20 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 12:40
Quando ha lasciato la Svezia, giovane e bellissima, per tentare la fortuna in Italia grazie alla sua avvenenza, non avrebbe mai immaginato di dover vivere un tale incubo. Una modella svedese di 23 anni è stata sequestrata, picchiata, torturata e stuprata per sei mesi da un 42enne italiano di Cinisello Balsamo (Milano). L'uomo era uscito di galera nel 2013 dopo una condanna per un identico episodio: stupro e sequestro di una 25enne originaria della Bielorussia.

Salvata dall'intervento dei carabinieri di Sesto San Giovanni, intervenuti grazie ad un vicino di casa dello stupratore che l'ha sentita gridare, la giovane svedese è stata ricoverata in ospedale in grave stato di prostrazione, sotto shock e denutrita.



L'uomo era uscito di galera nel 2013 dopo una condanna per un identico episodio: stupro e sequestro di una 25enne della Bielorussia. Spacciandosi per agente di modelle, ha ripetuto il medesimo copione di sette anni fa il 42enne di Cinisello Balsamo (Milano) arrestato dai carabinieri per aver sequestrato una modella svedese di 23 anni.



Arrivata in Italia a settembre per lavorare nel mondo della moda (aveva appena partecipato a Miss Svezia), la ventitreenne è stata contattata su facebook dallo stupratore che, spacciatosi per fashion manager con vari agganci nel milanese, le ha promesso servizi fotografici e passerelle. Dopo averla incontrata e convinta della sua buona fede, l'uomo l'ha corteggiata fino a convincerla a seguirlo nel suo appartamento. Lì sono iniziati i mesi di botte, minacce, torture e stupri, ai quali la giovane non ha saputo opporsi temendo per la propria vita.



Dopo averle distrutto il telefonino, l'uomo la costringeva a telefonate settimanali ai familiari sotto stretto controllo e minacce per non farli insospettire. Quando la ragazza è stata salvata dai carabinieri, chiamati da un vicino che credeva di essere testimone di una lite in famiglia, non è stata in grado di parlare per ore, tanto era forte il suo grado di shock.



Accompagnata in ospedale, dove è ricoverata, attende ora l'arrivo della sua famiglia dalla Svezia.

Il 42enne, che nel 2008 aveva legato, picchiato, frustato e stuprato una 18enne bielorussa residente a Lecco per cui ha scontato una pena di quattro anni di reclusione, è stato arrestato per violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate e continuate.



Da settembre a sabato scorso, l'uomo l'ha picchiata e violentata più volte, togliendole telefono e documenti, ma permettendole contatti con i genitori via Facebook o via Skype, per evitare che scattasse un allarme per sparizione. La sera dell'arresto il 41enne ha cercato di far passare l'episodio delle urla come un litigio tra fidanzati, ha minacciato poi la giovane con violenza. Ora si trova in carcere a Monza, con l'accusa di sequestro di persona, maltrattamenti e violenza sessuale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA