L'Australia, secondo il rapporto, è così cara che gli alberghi di alto livello a Sidney, la “perla” del New South Wales, costano il doppio rispetto a quelli della stessa categoria di New York. La cosa può sembrare sorprendente ma lo è molto meno se si pensa che il più grande Paese dell'emisfero sud è estremamente selettivo in tutto. Lo è nell'immigrazione - arriva solo chi è altamente qualificato -, lo è politicamente - la gente è pratica e non ama i giri di parole - e lo è anche nei confronti dei visitatori: chi entra sa che il posto vale e non costerà una sciocchezza.
Subito dopo l'Australia si piazza la Nuova Zelanda, seguita dalla Gran Bretagna, mentre gli Stati uniti rimangono i meno costosi fra le nazioni sviluppate. I primi tre posti - a ben vedere - sono occupati tutti da Paesi del mondo anglosassone che fanno tuttora parte del Commonwealth. L'indice dei prezzi al consumatore per il 2014 mostra che l'Australia è ancora del 12% più cara degli Usa, anche se il divario è diminuito dal 63% di quando il dollaro australiano era vicino alla parità con quello americano nel 2012.
Sydney, insieme a Parigi e Londra, è fra i luoghi più costosi per un weekend di vacanza, specie per gli alti prezzi di una camera di albergo. Una camera di hotel a cinque stelle a Sydney costa più del doppio di una a New York. In Australia le sigarette sono le più care al mondo, per via della politica antifumo del governo: il 70% del prezzo va in tasse. Secondo gli economisti della Deutsche Bank, il costo della vita in Australia è il più alto perchè il Paese negli ultimi anni è riuscito a evitare il rallentamento economico, in assenza del quale i prezzi hanno continuato gradualmente ad aumentare.
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