Come si colloca rispetto a Lucy? "Deyiremeda" (day-ihreme-dah) secondo la lingua parlata nella regione Afar, a 500 chilometri a nord di Addis Abeba, dove sono stati rinvenuti i resti, significa “parente vicino”. Perciò il nuovo Australopitecus è uno di famiglia, perché quei resti risalgono allo stesso periodo in cui visse l' Australopithecus afarensis Lucy, tra i 3,3 e i 3,5 milioni di anni fa. Potrebbe essere una sorta di cugino o addirittura un nonno. Per il professor Haile-Selassie si tratta invece di una specie a sé. E questo confermerebbe la teoria che l’albero genealogico dei nostri antenati è più ricco di quanto è stato detto finora. Le prime differenze rispetto all’ominide Lucy sono nella forma e nella grandezza dei denti, quelli anteriori sembrano relativamente piccoli, segno che le due specie probabilmente avevano due diete diverse.
"Questi fossili dimostrano chiaramente che ci sono almeno due, se non tre specie di ominidi che sono vissuti contemporaneamente e in aree geografiche vicine” ha detto Yohannes Haile-Selassie. Serviranno nuovi studi, analisi e comparazioni con altri fossili per capire se il primato di Lucy è in pericolo oppure no. Il dibattito all’interno della comunità scientifica è aperto.