Grecia, Lagarde: Grexit è una possibilità, ma non vuol dire che sarà la fine dell'euro

Grecia, Lagarde: Grexit è una possibilità, ma non vuol dire che sarà la fine dell'euro
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Giovedì 28 Maggio 2015, 14:53 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 10:19
Il governo greco vuole «la ristrutturazione del debito». Lo ha detto il ministro delle finanze Yanis Varoufakis parlando in Parlamento ad Atene, secondo quanto riporta Bloomberg. La pressione dei creditori sulla revisione dell'Iva, ha aggiunto, è «asfissiante».

Il governo, ha assicurato Varoufakis, porterà avanti il processo di privatizzazione degli aeroporti. Ma sul fronte dei negoziati, l'obiettivo «fondamentale» ha ribadito, è quello della ristrutturazione del debito. La Grecia, comunque, non cerca una soluzione fuori dall'Europa e dalla cornice dell'euro, e resta «un membro indispensabile della famiglia europea». Varoufakis ha fatto anche riferimento al ruolo delle economie emergenti, i 'Brics', spiegando che dopo un accordo coi creditori potranno supportare lo sforzo di Atene per la crescita ma comunque non possono rimpiazzare gli aiuti dell'Eurozona.



Il portavoce del governo greco Gabriel Sakellaridis - scrive Bloomberg - ha spiegato che Atene sta facendo del suo meglio per evitare un default e che una intesa sarà raggiunta molto presto, probabilmente entro domenica. Tutti - ha aggiunto - anche i creditori, vogliono evitare un default del Paese.



La Banca Centrale

E in effetti, l'invito a fare presto è arrivato direttamente dalla Bce. «In assenza di un accordo rapido» si potrebbero materializzare i rischi «di un aggiustamento al rialzo dei premi sul rischio dei paesi dell'eurozona più vulnerabili», ha fatto sapere la Banca europea nel Financial Stability Review, sottolineando che «la lunghezza e l'incertezza delle trattative» portano «estrema volatilità nella Borsa greca».



«Il lungo e incerto negoziato tra il nuovo governo greco e i suoi creditori» ha portato «estrema volatilità nella Borsa greca» ma il rischio contagio, scrive la Bce nel Financial Stability Review, è invece «limitato» nei confronti dei mercati più solidi dell'area euro.

Gli investitori potrebbero però dover affrontare una «brusca inversione» dei rendimenti, attualmente bassi, un peggioramento dovuto alla bassa liquidità sui mercati secondari.



Il Fondo Monetario Internazionale

L'uscita della Grecia dall'Euro «è una possibilità».
Lo ha detto il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, al quotidiano tedesco Faz, spiegando che «è molto improbabile» arrivare ad un accordo finale nei prossimi giorni. Per Lagarde però l'uscita di Atene dall'eurozona «non vorrà dire la fine dell'euro».




Non si parla di Grexit, ma «è necessario che sulla Grecia si raggiunga un accordo il prima possibile», ha spiegato il vice portavoce dell'Fmi, William Murray, per il quale «l'uscita di Atene dall'Eurozona non è sul tavolo». «Non ci aspettiamo che avvenga - ha aggiunto - perchè il prezzo da pagare sarebbe altissimo».



«Quello che serve sulla Grecia è un accordo omnicomprensivo - ha detto il vice portavoce dell'Fmi, William Murray - che abbia come obiettivi la stabilità e la crescita. La cosa più importante è la piena ripresa dell'economia greca, in modo che il Paese non si trovi di nuovo in difficoltà nel futuro».
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