L' annuncio che era cominciato il movimento per «Occupy Central», cioè il blocco del quartiere centrale dell' isola dove hanno i loro uffici le multinazionali e le grandi banche internazionali, è stato dato in piena notte da Benny Tai, un professore che è tra gli ideatori della protesta. Il governo del territorio ha affermato in un comunicato che la protesta è «illegale» e che la polizia è «determinata a gestire la situazione appropriatamente in accordo con la legge».
Secondo gli organizzatori, i cittadini stanno cercando di rompere l' assedio della polizia per unirsi ai pochi manifestanti rimasti durante la notte in un sit-in davanti alla sede del governo. I manifestanti chiedono che Pechino rimuova le pesanti limitazioni che ha posto alla scelta dei candidati alla carica di «chief executive» - capo del governo - dell' ex-colonia britannica che si terranno nel 2017, per la prima volta sulla base del suffragio universale. Il sit-in della notte scorsa, che a sorpresa si è trasformato nell'inizio di una fase della protesta, avrebbe dovuto concludere una settimana di manifestazioni per la democrazia organizzate dagli studenti medi e universitari di Hong Kong.
La polizia ha confermato che 78 persone sono state arrestate durante la settimana.
Tra queste ci sono Albert Ho ed Emily Lau, leader del Partito Democratico e deputati al Parlamento di Hong Kong, che dal 1997 è una Speciale Regione Amministrativa (Sar) della Cina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA