Dalla moda al bambù: Elora Hardy, la stilista che costruisce le case più leggere del mondo

Le case di bambù di Elora Hardy
di Alessandro Di Liegro
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Martedì 26 Maggio 2015, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 19:39
Mollare tutto per dedicarsi alle proprie passioni in un'isola del Pacifico. A quanti è venuta, una volta o l'altra, questa idea? Elora Hardy lavorava nel campo della moda a New York, aveva successo, il suo lavoro era riconosciuto internazionalmente. Ma c'era un tarlo che la rodeva dentro, un sogno da realizzare, forse il troppo stress. Così ha detto addio al luccicante e sfarzoso mondo delle sfilate per andare a costruire case di bambù a Bali.



Non casette sugli alberi, ma vere e proprie residenze di lusso. Insieme al suo staff e agli abitanti dell'isola hanno passato gli ultimi 5 anni, lavorando su costruzioni in bambù, con l'obiettivo di utilizzarla come ideale risorsa rinnovabile e trattandolo con il boro per renderlo immune alla minaccia degli insetti.

La Hardy si è detta ispirata dal padre, il quale: «Ha scelto il bambù per ogni costruzione nel campus - ha spiegato nel suo TED talk – è una promessa per i bambini. È uno dei materiali sostenibili di cui non avremo mai scarsità. E quando per prima ho visto le strutture in costruzione, circa sei anni fa, ho pensato che tutto aveva senso. Perché questo non è accaduto prima, e cosa possiamo fare con questo, dopo»?



Il bambù ha la forza compressa del cemento, un rapporto forza-leggerezza simile all'acciaio, ed è una delle piante che cresce più velocemente nel Mondo. I danni provocati dagli insetti e dal tempo sono le sue principali debolezze ma, se trattate, le strutture in bambù possono durare per tutta la vita.