Nemtsov, in migliaia ai funerali a Mosca. La fidanzata lascia la Russia: non ho visto il killer

Nemtsov, in migliaia ai funerali a Mosca. La fidanzata lascia la Russia: non ho visto il killer
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Martedì 3 Marzo 2015, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 09:38

Migliaia di persone hanno reso omaggio a Boris Nemtsov nella camera ardente allestita nel centro Sakharov, a Mosca, portando fiori e ceri. Accanto alla bara la madre di Nemtsov, l'ex moglie e i figli.

Nemtsov, leader dell'opposizione russa a Vladimir Putin ucciso quattro giorni fa vicino al Cremlino, sarà sepolto oggi a Mosca, nel cimitero di Troyekurovo, vicino ad Anna Politkovskaia. Al funerale non partecipa Anna Duritskaya, la fidanzata ucraina che era con lui al momento dell'omicidio. La giovane modella ucraina, che si trovata in compagnia di Nemtsov quando è stato ucciso, ha lasciato la Russia ieri. La donna ha detto di non aver visto nulla dell'omicidio.

Alla camera ardente presenti i vice premier Arkadi Dvorkovich e Serghiei Prikhodko, la portavoce del premier Dmitri Medvedev, Natalia Timakova, l'ex premier Mikhail Kasianov, ora all'opposizione, Serghiei Kirienko, numero uno dell'agenzia nucleare russa RosAtom, e capo del governo nel 1998, ai tempi di Eltsin, e l'ambasciatore Usa John Tefft, che ha portato le condoglianze di Barack Obama.

Nastri neri. La camera ardente è allestita in una sala molto semplice in mattoni con foto in bianco e nero di Nemtsov.

Massiccia la presenza della polizia, la camera ardente è blindata con metal detector all'ingresso e transenne per le file. Molti di coloro che stanno rendendo omaggio all'oppositore freddato venerdì notte a pochi passi dal Cremlino indossano dei nastri neri in segno di lutto o stringono un suo ritratto.

La fidanzata. Dopo l'assassinio al quale ha assistito, la 23enne è stata portata via per essere interrogata dalle autorità russe in un posto che non ha riconosciuto e di cui non è stata informata, un interrogatorio durato tutta la notte, fino al mattino, e senza l'assistenza di un avvocato o del consolato che aveva chiesto. La polizia, ha riferito la giovane, ha copiato tutte le informazioni contenute nel suo telefono ed esaminato tutto ciò che aveva con sé.

«Non so da dove sia sbucato l'assassino. Non ho visto perché tutto è successo alle mie spalle», ha detto alla tv indipendente Dozhd Anna Duritskaya. «Quando mi sono girata - ha detto Anna, 23 anni, mostrandosi a tratti spaurita durante l'intervista - ho visto solo un'auto bianca, ma non la marca, né la targa e neanche ho visto l'assassino entrare nella vettura». La giovane donna ha poi aggiunto di non aver notato se qualcuno li pedinasse.

La modella ha poi escluso la gelosia tra gli ipotetici moventi dell'uccisione del suo compagno. «Non credo possa essere questa la ragione», ha detto, aggiungendo che né lei né Nemtsov avevano ricevuto minacce di questa natura.

L'uccisione di Nemtsov, ha affermato il presidente americano Barack Obama in un'intervista all'agenzia Reuters pubblicata sul web, «è l'indicazione di un clima» che in Russia continua a peggiorare. «Libertà di stampa, di assemblea, di informazione e i diritti e libertà civili sono in condizioni molto peggiore di quanto non fosse 4, 5 o 10 anni fa».