Nigeria, Boko Haram annuncia il califfato islamico, in un video l'esecuzione di 20 civili

Nigeria, Boko Haram annuncia il califfato islamico, in un video l'esecuzione di 20 civili
2 Minuti di Lettura
Domenica 24 Agosto 2014, 20:35 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 14:28
Il Califfato continua a sedurre gli estremisti islamici anche in Africa. I fondamentalisti nigeriani Boko Haram, che avanzano con devastanti e sanguinosi attacchi nella conquista di città del nord-est della Nigeria, hanno aggiunto oggi un nuovo tassello al loro «regno della Sharia» (in cui si applica con estrema rigidità la legge islamica), replicando gli orrori compiuti dallo Stato Islamico (Isis) in Iraq e in Siria. In un video di 52 minuti il leader dell'organizzazione, Abubakar Muhammad Shekau, ha trionfalmente dichiarato di aver inglobato nel «califfato islamico» Gwoza, città nel nord-est della Nigeria.



Nel filmato girato all'aperto, Shekau ringrazia «Allah per aver dato la vittoria ai nostri fratelli a Gwoza», che ormai «fa parte del califfato islamico». «Noi non ce ne andremo da questa città - dichiara con la consueta arroganza - Noi siamo venuti qui per rimanerci». In tenuta militare, stivali neri e un kalashnikov in spalla, affiancato da cinque uomini armati e mascherati e con tre fuoristrada alle spalle, alterna l'arabo all'haussa, principale lingua del nord. Dopo un monologo di più di 25 minuti, il video descritto dall'agenzia Afp mostra miliziani che dai pick-up sparano in aria razzi e raffiche con armi pesanti nelle strade deserte.



Poi le scene più terribili: una ventina di uomini in abiti civili distesi a terra, le mani legate dietro la schiena, vengono giustiziati uno dopo l'altro con un colpo d'arma da fuoco sparato a bruciapelo alla testa. I terroristi islamici di Boko Haram avevano conquistato pochi giorni fa la città di Gwoza, nello Stato di Borno, non lontano dal confine con il Camerun, e avevano provocato l'ennesimo esodo di civili terrorizzati: più di 11.000 persone erano fuggite dalle loro case cercando scampo nella foresta o dirigendosi con qualunque mezzo a disposizione (a centinaia anche a piedi) verso il sud del Paese. Nell'occasione i vescovi nigeriani avevano denunciato il cambiamento di strategia della setta fondamentalista sottolineando come ormai, di fronte all'inerzia dell'esercito e del governo centrale del presidente Goodluck Jonathan, Boko Haram non si limiti più a compiere attentati e incursioni nei villaggi ma dimostri e dichiari apertamente di voler controllare spazi sempre più vasti del territorio nigeriano.



Stasera comunque un comunicato dell'esercito ha definito «senza senso» il proclama dei Boko Haram, affermando che «la sovranità e l'integrità territoriale» della Nigeria sono «intatte». Abubakar Shekau è stato definito «terrorista di livello internazionale» dagli Stati Uniti che sulla sua testa hanno messo una taglia di sette milioni di dollari. In un video del 13 luglio aveva inneggiato al leader dello Stato islamico (Isis) Abubakr al-Baghdadi mentre nel filmato di oggi non fa alcun cenno al «Califfo» mediorientale. Già da aprile comunque i miliziani Boko Haram hanno conquistato numerose località e controllano intere zone del nord-est. E la mattanza (più di 10.000 morti dal 2009) non sembra destinata a fermarsi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA