Sesso con l'amico 15enne del figlio: «Dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri»

Sesso con l'amico 15enne del figlio: «Dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri»
di Federica Macagnone
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 25 Marzo 2015, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 13:00
Una mamma di 36 anni, testimone di Geova, è finita in tribunale per aver fatto sesso per tre mesi con un amico 15enne del figlio, membro della congregazione della sua chiesa. Kelly Richards è stata incastrata dalla madre del ragazzo che, dopo essersi insospettita per il rapporto che si era creato tra suo figlio e la donna, è riuscita a registrare alcune conversazioni telefoniche tra i due e ha chiamato la polizia.

Davanti al giudice, accompagnata dal marito Paul Carpenter che, nonostante tutto, è stato accanto a lei per sostenerla, Kelly non ha potuto far altro che confessare tutto, piangendo e singhiozzando: quel ragazzo era stato il suo amante da ottobre 2012 fino a quando, nel febbraio 2013, non venne arrestata.



La vicenda è avvenuta a Mountain Ash, nel Galles. Il ragazzo aveva fatto amicizia con uno dei figli di Kelly e a volte andava a giocare a casa sua con la console X-Box. Un giorno Kelly litigò con il marito e si stese a piangere sul letto. Quando il ragazzo la raggiunse per consolarla, lei cominciò ad abbracciarlo e baciarlo, la situazione si surriscaldò velocemente e finirono per fare l'amore. Kelly si raccomandò con lui di non dire niente a nessuno se non voleva farle passare dei guai, ma la madre del ragazzò non tardò molto a notare dei cambiamenti nel comportamento del figlio. Per trovare conferme ai suoi sospetti gli prese il telefonino, ma Kelly dette al ragazzo un'altra Sim card da usare per le loro conversazioni e per inviarsi messaggi. Il rapporto andò quindi avanti, con Kelly che arrivò a proporre al ragazzo di andar via da casa al compimento dei 16 anni.



L'avvocato difensore di Kelly, Sarah Waters, ha raccontato di come la donna avesse cominciato a interessarsi al ragazzo dopo che la comunità dei Testimoni di Geova aveva chiesto ai seguaci di prendersi cura l'uno dell'altro. Kelly, evidentemente, aderì alla richiesta in maniera eccessiva. Portava il ragazzo fuori con la sua famiglia per andare a fare shopping, pattinaggio sul ghiaccio e molte altre cose che i giovani amano fare. Poi il loro rapporto si sviluppò oltre i limiti del consentito.

Il giudice Richard Twomlow, dopo aver sottolineato la vulnerabilità del ragazzo e la grande influenza su di lui esercitata dalla donna, dopo aver biasimato Kelly per aver avuto rapporti sessuali con lui in casa propria, ha comunque deciso «con qualche esitazione» di non mandarla in prigione. Kelly è stata per ora condannata a una pena detentiva di due anni con la condizionale e per 10 anni dovrà firmare il registro dei colpevoli di reati sessuali.