Putin a Merkel: guerra civile a un passo. Scontri a Donetsk, rapiti due soldati ucraini

Le truppe filo-russe a Donetsk (Ap)
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Mercoledì 16 Aprile 2014, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 13:28

I russi vogliono costruire un nuovo muro di Berlino e tornare ai tempi della guerra fredda. Lo ha detto il premier ucraino Arseni Iatseniuk durante una riunione del governo. La Russia replica: «L'Ucraina è sull'orlo della guerra civile». Lo ha ribadito Vladimir Putin nella telefonata di ieri sera con Angela Merkel. «Putin - dice il Cremlino - ha rimarcato che la brutale escalation del conflitto» imputata al blitz militare di Kiev nell'est russofono «ha portato il Paese sull'orlo della guerra civile». La risposta dei russi però non si è fatta attendere.

Uomini armati di mitra e fucili hanno occupato il municipio di Donetsk, capoluogo dell'omonima regione dell'Ucraina orientale. Lo riferisce il giornale on line Ostrov. Obiettivo del blitz, hanno spiegato, ottenere un referendum sullo status della regione. La polizia ha abbandonato l'edificio.

Due militari ucraini sono stati presi in ostaggio da terroristi armati nella regione di Lugansk, a Krasni Luch. Il ministero della difesa ucraino spiega che si tratta di un ufficiale e di un soldato di leva, catturati mentre stavano riparando l'auto su cui viaggiavano.

«Sparare per uccidere» ​I gruppi armati filorussi nell'est dell'Ucraina hanno ricevuto l'ordine di «sparare per uccidere» sui militari ucraini: lo affermano in una nota i servizi segreti ucraini citando alcune conversazioni telefoniche intercettate tra presunti sabotatori russi e ufficiali del servizi segreti militari russi.

Putin con la Merkel ha comunque convenuto nel sottolineare l'importanza dell'incontro a quattro Russia-Usa-Ue-Ucraina in programma a Ginevra venerdì. Iniziativa che il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov aveva messo in dubbio dopo le prime notizie sull'azione militare di Kiev nell'est, ma da cui Mosca non si è poi ritirata.

Il presidente russo ha denunciato d'altro canto «il ricorso incostituzionale alla forza contro le manifestazioni pacifiche» dei russofoni da parte delle autorità salite al potere a Kiev sull'onda della recente rivolta di Maidan, prosegue il Cremlino, aggiungendo che, nel colloquio con Merkel, Putin ha parlato anche della necessità di stabilizzare l'economia ucraina e della continuità delle forniture di gas russo all'Europa.

Toni analoghi in una successiva conversazione con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, nella quale il presidente russo è tornato a definire «inaccettabile» l'uso della forza contro le proteste in Ucraina sud-orientale e «ha messo l'accento sul fatto che questa escalation brutale è il frutto delle politiche irresponsabili di Kiev: che ha ignorato diritti e interessi legali degli abitanti russofoni del Paese».

Blindati ucraini a Kramatorsk. Intanto mezzi blindati ucraini sono comparsi nelle strade di Kramatorsk, nella regione orientale ucraina di Donetsk: lo riferisce il giornale locale on line "Novosti Kramatorska" (Le notizie di Kramatorsk). Alcuni abitanti tentano di ostacolare il passaggio dei mezzi. Circa 300 i militari ucraini arrivati. A Kramatorsk i filorussi mantengono il controllo del municipio, del commissariato e della sede locale dei servizi segreti.

Alcuni blindati ucraini sarebbero finiti nelle mani dei russi. Secondo il giornale online ucraino Ostrov, a Kramatorsk, sui carri armati sono spuntate bandiere russe. Sarebbero stati sottratti all'esercito ucraino da filorussi in mimetica armati, sopraggiunti dopo che i mezzi erano stati bloccati da attivisti locali con il nastro arancio-nero di San Giorgio, simbolo della vittoria sovietica sui nazisti.

Il premier ucraino Iatseniuk accusa Putin di «sostenere i terroristi» nell'est del Paese. «Sembra che in Russia sia apparsa una nuova merce da esportare: il terrorismo», ha accusato durante una riunione del governo. «Nelle ultime settimane i dirigenti russi mantengono il riserbo sul fatto che le loro forze di ricognizione e di sabotaggio, insieme ai terroristi locali, sparano e uccidono i militari ucraini e i civili», ha sostenuto Iatseniuk parlando dell'operazione anti terroristica lanciata da Kiev contro i secessionisti filorussi nell'est del Paese. «Dov'è la condanna del terrorismo da parte delle autorità russe? Ora in Russia sono in corso due operazioni anti terroristiche, una a Nalcik e l'altra a Makhachala, ma quando l'Ucraina ha cominciato a difendere i propri cittadini l'hanno chiamata repressione delle proteste. Sembra che in Russia sia apparsa una nuova merce da esportare: il terrorismo», ha proseguito.

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