Debiti Pa, il governo: risorse per pagare tutti, sfida vinta

Debiti Pa, il governo: risorse per pagare tutti, sfida vinta
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Domenica 21 Settembre 2014, 18:55 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 08:54

Grazie all'accordo tra governo, banche e Cdp, lo Stato si messo nelle condizione di pagare TUTTI i debiti della Pa. «E dunque è corretto sostenere che la sfida di liberare risorse per pagare tutti i debiti Pa è vinta». Lo precisa Palazzo Chigi in una nota. E indica al momento un computo di 30 miliardi di debiti solvibili.

I ritardi La nota di Palazzo Chigi sottolinea che dal computo sono esclusi solo 2-3 mld per investimenti che rientrano nei vincoli del patto di stabilità, una cifra assai lontana dai 60 miliardi adombrati da qualcuno. Se ancora non tutti i debiti sono stati pagati è responsabilità della procedura, viene spiegato, perché le risorse per il pagamento sono state messe a disposizione.

Fatturazione elettronica «Cerchiamo - premette la nota di Palazzo Chigi - di fare un po' di ordine sulla questione dei debiti della Pubblica Amministrazione per evitare che informazioni parziali contribuiscano soltanto a creare confusione. Il dato di partenza è il seguente: oggi lo Stato non è in grado di avere una mappatura chiara, una fotografia certa dei debiti cui deve fare fronte. È il motivo per il quale la fatturazione elettronica, che abbiamo introdotto tra le novità della riforma della Pubblica Amministrazione lo scorso giugno, è lo strumento chiave per determinare, d'ora in avanti, il chi, il quanto e il quando dell'impegno preso dallo Stato nei confronti dei suoi creditori».

«Sfida vinta» «Primo punto: abbiamo realizzato il sistema che permetterà di controllare se tutti gli enti centrali pagano a 30 giorni. Adesso va esteso anche alle amministrazioni locali e il sistema girerà definitivamente». «Secondo punto: tutti i soggetti che hanno un debito verso la PA sono oggi - grazie all'accordo tra governo, banche e CDP - in condizione di essere pagati. Purtroppo devono sottostare a una procedura che prevede la certificazione del credito sul sito del governo. Ma se l'operazione è complicata dal punto di vista procedurale, il concetto è molto semplice. Entro il 21 settembre abbiamo messo a disposizione i soldi per pagare tutti i debiti di parte corrente. Purtroppo non tutti sono stati pagati perché il procedimento richiede un comportamento attivo (registrazione) da parte delle aziende. In un mondo normale il pagamento dovrebbe essere automatico. Purtroppo l'assurdo meccanismo del passato e l'inefficienza di molti enti locali impone di usare questa procedura. Ma - questo e il punto chiave - lo Stato si è messo nelle condizione di pagare tutti i debiti. E dunque è corretto sostenere che la sfida di liberare risorse per pagare tutti i debiti PA è vinta. Rimane quella di semplificare e imporre efficienza a tutta la pubblica amministrazione».

2-3 miliardi «Rimangono fuori da questo computo - che comunque supera ampiamente i 30 miliardi - solo quella parte di debiti della PA su investimenti (stimati tra i due e i tre miliardi di euro) per i quali i soldi ci sono, ma il problema è il rispetto del 3% sul deficit. In altri termini, le risorse ci sono, ma rimane il problema di rispettare il patto di stabilità e non sforare il 3%. Gli unici debiti non pagabili al momento sono questi. Non 60 miliardi, come abbiamo letto da qualche parte, ma una cifra che oscilla tra i due e i tre miliardi, che rischiano di farci sforare il 3%; vincolo europeo che noi intendiamo onorare e rispettare», conclude la nota.

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