Scuola, assegnate sedi a 9mila precari. Giannini: «Già 38 mila docenti assunti»

Scuola, assegnate sedi a 9mila precari. Giannini: «Già 38 mila docenti assunti»
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Mercoledì 2 Settembre 2015, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 17:40

È stata una notte di attesa per i docenti precari che hanno partecipato alla fase B del piano di assunzione straordinario previsto dalla «Buona scuola».

Ai candidati a mezzanotte è arrivata la fatidica mail che comunicava loro se e dove erano stati assegnati. Alla fine sono state assegnate le sedi a 9mila precari, sui 16.200 che avrebbero dovuto ricevere la mail con la proposta di assunzione. Per molti, la notizia dell'assunzione è arrivata insieme a quella di un traferimento anche a diverse centinaia di chilometri di distanza. Una cosa che ha suscitato molte erazioni e anche parecchie proteste da parte dei docenti, mitigate dal fatto di avere comunque "conquistato" un posto di lavoro stabile. Per accettare ci sarà tempo fino all'11 settembre.

«Circa 7 mila docenti in mobilità da sud a nord, più o meno lo stesso numero dell'anno scorso con una significativa differenza: lo scorso anno questi docenti erano supplenti, quest'anno hanno un posto fisso», ha detto in una conferenza stampa il ministro dell'istruzione Stefania Giannini, che ha annunciato: «Un secondo blocco di assunzioni, che partiranno giuridicamente il primo settembre, saranno fatte entro la prima metà di novembre: 55 mila i posti di docenza per il potenziamento, circa 7 insegnanti in più per ogni scuola».

Il ministro ha spegato come dei 38 mila insegnanti assunti finora «uno su due abbia meno di 40 anni e l'87,3% è donna. Il grosso dei trasferimenti sarà dalla Sicilia verso il Nord, soprattutto in Lombardia, e dalla Campania non solo verso il Settentrione ma anche nel Lazio, polo attrattivo Roma e dintorni».

Renzi: «Abbiamo messo fine al precariato». «Per decenni c'è stata la creazione di precariato, noi abbiamo messo un punto definitivo a questa vicenda e iniziato ad assumere.

Ovviamente c'è chi non è contento perchè deve spostarsi di qualche chilometro perchè è assunto non quando sperava lui ma la legge sulla scuola non è che un inizio». Così il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5 sulle proteste dei neo-prof. «La scuola non si risolve con un click, poi ci sono dei problemi che riguardano i singoli professori: li rispetto, sono stati spesso presi in giro dalle istituzioni», aggiunge.

«Ci saranno 1.642 cantieri che termineranno entro il 10 settembre e permetteranno ai genitori di riportare i ragazzi a scuola in ambienti innovati», spiega ancora Renzi anticipando che «stiamo dedicando dei soldi, nei prossimi mesi, perchè ci sia più attenzione nell'edilizia scolastica». Ai professori «stiamo cercando di dare continuità educativa e didattica», aggiunge il premier, che poi cita don Milani: «il punto chiave è quanti ragazzi perdi, non è tanto preoccuparsi degli aspetti organizzativi ma evitare che un ragazzo se ne vada».

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