Nel corso degli ultimi mesi, Francesco ha preso carta e penna per scrivere direttamente a Raúl Castro, ed al Presidente Obama, invitando entrambi a risolvere “questioni umanitarie d’interesse comune, tra le quali la situazione di alcuni detenuti, al fine di avviare una nuova fase nei rapporti tra le parti”.
La moral suasion ha funzionato, i tempi erano maturi, c’era attesa di un elemento di novità per sbloccare una situazione ormai incancrenita. Ad ottobre in Vaticano sono arrivate le delegazioni dei due Paesi. Si sono parlate in territorio neutro. “IL Vaticano ha inteso offrire i suoi buoni offici per favorire un dialogo costruttivo su temi delicati, dal quale sono scaturite soluzioni soddisfacenti per entrambe le Parti”. La missione pacificatrice non finisce qui. “La Santa Sede continuerà ad assicurare il proprio appoggio alle iniziative che le due nazioni intraprenderanno per incrementare le relazioni bilaterali e favorire il benessere dei rispettivi cittadini”.
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