Papa Francesco domani a Strasburgo per un'Europa solidale

Papa Francesco domani a Strasburgo per un'Europa solidale
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Lunedì 24 Novembre 2014, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 10:12

Papa Francesco nel cuore del Vecchio Continente, delle sue istituzioni comunitarie, per fare appello a un'Europa più coesa e solidale, accogliente anche verso i più deboli ed emarginati.

Strasburgo attende l'arrivo del Pontefice domani per la visita che - 26 anni dopo quella di Giovanni Paolo II - Bergoglio farà al Parlamento Europeo e al Consiglio d'Europa: entrerà negli annali come il viaggio più breve mai fatto da un Papa, con solo tre ore e 50 minuti di presenza sul suolo straniero, in questo caso francese, ma dai contenuti politici fondamentali, in un momento in cui l'Europa si dibatte ancora nella crisi economica più lunga dell'ultima secolo ed in più si interroga sul ruolo da tenere rispetto ai venti di guerra che la lambiscono ai suoi confini, sia ad Est, in Ucraina, sia nel molteplice focolaio mediorientale e nordafricano.

A Strasburgo, per parlare a un'Europa sempre più secolarizzata, che non fa certo una bandiera della propria e storica identità cristiana, arriva tra l'altro il primo Papa non europeo degli ultimi 12 secoli, e che comunque nel suo ruolo di vescovo di Roma e di capo della Chiesa universale porta una visione non certo eurocentrica, bensì aperta alle istanze delle «periferie», dovunque esse si trovino.

E nello stile del suo pontificato, il Papa «venuto dalla fine del mondo» porterà anche nel centro delle istituzioni europee la richiesta di ascoltare il grido dei più poveri, delle miriadi di migranti, di chi fugge dalla miseria e dalla fame per trovare occasioni di vita e - come ripete sempre Francesco - di «dignità».

Lo ha spiegato bene in questi giorni il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin: si tratta di «dare un'anima all'Europa», e un'anima che non può che essere quella della «solidarietà», «che non è soltanto uno dei valori dell'Europa unita, ma direi - ha affermato Parolin in un'intervista al Ctv -che è l'obiettivo stesso dell'esistenza dell'Europa, e certamente una delle sue dimensioni fondamentali».

L'ultimo Papa a parlare a Strasburgo, nel 1988, fu appunto Karol Wojtyla, e allora esisteva ancora il Muro di Berlino. La Guerra Fredda volgeva al termine, mentre ora, 26 anni dopo, paradossalmente riemerge in nuove forme, nel difficile rapporto del mondo occidentale con la Russia di Putin. Bergoglio, va sottolineato, martedì mattina non si rivolgerà solo all'Europa Unita: dopo il discorso all'Europarlamento, dove siedono i rappresentanti eletti dai 28 Stati membri dell'Ue, ne terrà un altro al Consiglio d'Europa, organismo diverso, con 47 Stati membri, allargato proprio ai Paesi dell'Est ex-sovietico. «Con questo viaggio, il Papa parla all'Europa intera, a tutti i suoi popoli, non solo all'Ue», ha giustamente rimarcato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.

E il messaggio del Papa non potrà che essere quello della coesione e della condivisione, dell'auspicata «cultura dell'incontro», della collaborazione a sostegno delle esigenze della pace globale e della difesa delle fasce più deboli e indifese della società. Richiamando anche i rappresentanti delle istituzioni europee e i cittadini del continente contro quella che ha definito «globalizzazione dell'indifferenza», contro la tentazione di voltarsi dall'altra parte rispetto alle migliaia di morti in mare nei viaggi della speranza verso l'Europa, oppure rispetto alle vittime delle guerre e delle persecuzioni, anche religiose, come ora nei tragici assedi dello Stato Islamico in Iraq e in Siria.

Oltre al presidente Martin Schulz, che lo ha invitato e lo accoglierà nella sede dell'Europarlamento, il Papa martedì avrà colloqui anche con gli altri rappresentanti istituzionali, il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy, quello della Commissione Jean-Claude Juncker, e, in veste di presidente di turno Ue, il premier italiano Matteo Renzi, che poi comunque rivedrà in Vaticano il prossimo 13 dicembre per l'udienza ufficiale già messa in calendario.

Questo pomeriggio papa Francesco, verso le 17.30, si è recato alla Basilica di Santa Maria Maggiore per sostare in preghiera davanti all'immagine della Vergine «Salus Populi Romani», e domandare la sua intercessione in favore del buon esito del viaggio apostolico a Strasburgo.