Assistito dagli avvocati Pietro e Italo Carotti, Saletti era accusato di aver cercato consensi elettorali prima delle amministrative del 2007, promettendo in cambio buoni spesa e contributi per le bollette. Un’accusa ieri smontata dall’avvocato Pietro Carotti, durante una requisitoria di oltre due ore. Il processo, ricordiamo, era approdato davanti al giudice monocratico proveniente da una richiesta di archiviazione chiesta dal pm per prescrizione.
Richiesta a suo tempo respinta dal gip che ordinò alla procura di formulare l’imputazione coatta. Nei confronti di Saletti le indagini erano partire da alcuni episodi ricostruiti dalla Finanza nel corso di un’indagine costellata da esposti anonimi che indicavano anche altri beneficiari dei contributi, rivelatisi poi non rispondenti al vero.
«Tutto è bene quel che finisce bene», ha commentato un Saletti soddisfatto e finalmente sollevato.
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