Colpa dell’insegnante - conosciutissima e apprezzatissima in città - non certo l’aver materialmente scritto o esposto lo striscione - considerato dalla preside Lidia Nobili «gravemente offensivo, denigratorio e ingiurioso» - ma aver sostenuto durante il collegio dei docenti che seguì l’occupazione, che quella frase non fosse offensiva «ma piuttosto una constatazione».
Ora a sostegno di suor Luisella si muovono un gruppo di ex dirigenti e insegnanti del liceo, che in una lettera aperta alla dirigente e ai docenti esprimono l’auspicio «che vi sia un rapido ripensamento da parte di chi ha promosso l’iniziativa, al di là di quello che sarà l’esito della vicenda giudiziaria».
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