Esposito, D'Alema: chieda scusa lui o Marino

Esposito, D'Alema: chieda scusa lui o Marino
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Mercoledì 2 Settembre 2015, 20:11 - Ultimo aggiornamento: 20:15
«L'assessore Esposito chieda scusa a quella larga parte della città che ha offeso. E se non lo fa lui, in suo conto lo faccia il sindaco Marino». Nella polemica scatenata dalla radiofonica dichiarazione di fede juventina dell'assessore capitolino ai trasporti (con tanto di coro «Roma m...») interviene un big della politica e della tifoseria romanista: Massimo D'Alema.



Al telefono con l'Ansa contesta la forma «offensiva davvero» e il merito («Uno show del genere da uno juventino, dopo la partita di domenica, quel termine non mi pare proprio appropriato per definire la

Roma, diciamo»).



Per poi concludere con una valutazione politica: «Con tutti i problemi che ha la giunta capitolina, non mi sembra proprio il momento per andare a cercarsi altri guai».



E se gli si ricorda che Esposito era di estrazione Dalemiana nelle correnti del Pd, l'ex presidente del Consiglio ribatte: «Attenzione: sedicente Dalemiano. Gliel'ho proibito da molto di definirsi tale...».