IL DIVIETO
Proprio per evitare pericoli provenienti dall'alto, tra le ipotesi al vaglio della Prefettura c'è il divieto di sorvolo sulla città per alcuni velivoli. La decisione deve ancora essere valutata, spiegano da Palazzo Valentini, ma è indubbio che su questo fronte non ci si possa far cogliere impreparati, soprattutto durante eventi religiosi di risonanza mondiale. «Dobbiamo far sì che tutti gli apparati lavorino per la prevenzione: se un ultraleggero si alza in volo è troppo tardi e non è che poi possiamo chiamare gli Eurofighter per abbatterlo - sottolinea Gabrielli - Che i nostri cieli siano affollati è una condizione ordinaria. In chiave terrorismo questo si combatte prevenendo, cioè evitando che oggetti come ultraleggeri si alzino in volo».
I RINFORZI
Per il Giubileo è previsto che nella Capitale vengano dirottati cinquemila uomini delle forze dell'ordine, impegnati in questi mesi per vigilare sull'Expo di Milano, che si concluderà il 31 ottobre. In questo modo sarà resa più capillare la sorveglianza sul territorio, in un momento in cui gli abituali problemi di sicurezza si amplieranno notevolmente.
I controlli sono necessari ma saranno tutt'altro che semplici, perché comunque non si può rallentare il flusso dei visitatori, paralizzare la città e disturbare il normale svolgimento delle cerimonie religiose. Dal primo novembre, inoltre i cittadini di Roma e provincia avranno un solo numero per le emergenze: il 112, che assommerà in sé il 113 della polizia, il 115 dei vigili del fuoco, il 118 dell'emergenza sanitaria e naturalmente il 112 dei carabinieri. Sede operativa del numero unico delle emergenze sarà la nuova centrale unica delle emergenze, in avanzato stato di allestimento grazie a un progetto della Regione. «Sarà anche una risposta» sul tema sicurezza durante il Giubileo, assicura Gabrielli.