Marino, Bordoni: pronti alle dimissioni ma il sindaco venga in aula. Onorato: noi dimessi da giugno. Sel: non lasciamo

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Venerdì 30 Ottobre 2015, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 13:00
Pronti alle dimissoni, ma prima il sindacoIgnazio Marino venga in aula per un confronto aperto. E' questa la posizione di Forza Italia. «Siamo pronti alle dimissioni per mandare a casa Marino, d'altronde è necessario ricordare che siamo stati i primi, già nel Dicembre 2014, a proporre questa soluzione - dichiara, in una nota, il coordinatore romano e capogruppo in Assemblea capitolina di Forza Italia Davide Bordoni -. Se ci avessero dato ascolto, oggi non ci troveremmo in questa paradossale situazione che offende le istituzioni. Visto però l'evidente ritardo con cui il Partito Democratico è giunto a questa decisione, dopo avere per un anno difeso l'indifendibile e averci propinato il Sindaco come salvatore di Roma - aggiunge Bordoni - si rende opportuno un confronto aperto in Aula. Sia quindi convocata l'Assemblea Capitolina lunedì, si apra il dibattito e si proceda alle dimissioni in massa dei consiglieri. Liberiamo Roma da Marino, che dimostra di essere incollato alla poltrona come mai nessuno prima e che porterebbe la città a fondo pur di salvare la propria posizione, ma il partito Democratico si prenda le proprie responsabilità davanti all'Assemblea Capitolina, che rappresenta i romani».



«Noi della Lista Marchini ci siamo di fatto dimessi a giugno, se si uniranno a noi altri colleghi saremo contenti, l'importante è che l'esperienza fallimentare della Giunta Marino finisca il prima possibile». Così il capogruppo della Lista Marchini, Alessandro Onorato, in piazza del Campidoglio. «Se i consiglieri della maggioranza si dimetteranno non faranno altro che confermare quello che diciamo da due anni e mezzo ovvero che Marino non è in grado di governare questa città e che i romani meritano un'altra guida», ha aggiunto Onorato.



I consiglieri capitolini di Sel non si dimetteranno. «Noi ovviamente non ci dimettiamo. Questa situazione è incomprensibile, il Partito democratico non è riuscito a mandare a casa Alemanno e invece riesce a mandare a casa Marino. Questo dovranno spiegarlo ai romani e a tutto il Paese». Così il capogruppo di Sel in Assemblea capitolina, Gianluca Peciola.