Roma, pestato dal branco fuori dalla discoteca: 37enne operato all'Umberto I

Roma, pestato dal branco fuori dalla discoteca: 37enne operato all'Umberto I
di Alessia Marani
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Giovedì 18 Dicembre 2014, 05:53 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 17:53
Pestato a sangue dopo la serata in discoteca. Alessandro D. M., 37 anni da compiere a gennaio, è stato operato ieri al policlinico Umberto I per le gravi fratture riportate al volto, all'orbita oculare sinistra e alla mandibola. Nella notte tra sabato e domenica è stato aggredito, preso a calci in faccia, picchiato selvaggiamente mentre era finito a terra, da un gruppetto di quattro giovani, tutti tra i 20 e i 25 anni, romani, appena allontanati dall'Art Cafè, storico locale di Villa Borghese. Che si sono dileguati, di cui nessuno sa nulla. Raggiunti in ospedale, i familiari di Alessandro lanciano un appello disperato: «Chi era presente, chi può aiutare i carabinieri a ricostruire quanto avvenuto quella notte, non abbia paura, si faccia avanti».

Alessandro vive a Ostia, ha un bambino di tre anni. «Ho visto quei ragazzi lanciare bottiglie contro il locale, sono intervenuto per provare a fermarli, poi si sono accaniti contro di me; non mi hanno rubato nulla, mi picchiavano per il gusto della violenza. Finché uno ha cominciato a dire: “Non è lui, non è lui” e quindi mi hanno lasciato perdere», ha raccontato ancora sconvolto l'indomani dal letto d'ospedale dove è stato ricoverato. Il viso completamente tumefatto, nell'intervento di chirurgia maxillo-facciale durato, ieri, alcune ore, i medici gli hanno applicato due placche di titanio all'altezza della tempia, si dicono speranzosi che il trauma al trigemino possa rientrare, anche se per il momento Alessandro non ha sensibilità dalla guancia a metà labbra. La prognosi è superiore ai venti giorni e l'episodio è stato subito acquisito dai carabinieri la domenica mattina.



LA DENUNCIA

«I carabinieri sono venuti in ospedale per mettere a verbale tutto ciò che possa essere utile a ricostruire quanto è avvenuto - spiega Stefania, la sorella della vittima - sono stati molto gentili. So che sono andati subito al locale per chiedere di potere acquisire le immagini registrate dalla telecamere del sistema di videosorveglianza interne al centro commerciale/parcheggio che ospita la discoteca. I titolari stessi hanno dato massima disponibilità». E già nei prossimi giorni potrebbero esserci novità. Alessandro e i suoi sono sotto choc. L'ipotesi è che il ragazzo possa essere stato scambiato per uno dei buttafuori che prima erano intervenuti. «A quanto pare - dicono i familiari - quel gruppetto avrebbe cominciato a creare problemi dall'interno e quindi sono stati invitati ad andarsene. Forse hanno creduto che Alessandro fosse uno di quei buttafuori». Il 37enne mentre indietreggiava accerchiato dai quattro, è inciampato in un gradino rovinando a terra. Ed è in quel momento che il quartetto si è scagliato contro di lui. «Sono stati dei vigliacchi - incalza la sorella - e non è giusto che la facciano franca. Quando a mio fratello hanno chiesto se fossero stati degli stranieri, lui ha subito risposto che si trattava di italianissimi, magari coi soldi, violenti per noia. Un fatto del genere non può restare impunito. Chi avesse informazioni utili può contattare i carabinieri della stazione di via Veneto».



alessia.marani@ilmessaggero.it