Giallo del lago di Bracciano, arrestato il fidanzato di Federica Mangiapelo. Il padre: «È la svolta che aspettavamo»

Giallo del lago di Bracciano, arrestato il fidanzato di Federica Mangiapelo. Il padre: «È la svolta che aspettavamo»
di Valeria Riccioni
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Sabato 13 Dicembre 2014, 06:18 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 10:16

È stato arrestato ieri per omicidio volontario aggravato Marco Di Muro, l'ex fidanzato di Federica Mangiapelo, la ragazza trovata morta all'alba del primo novembre 2012 sulle rive del lago di Bracciano.

La misura cautelare degli arresti domiciliari è stata applicata nel pomeriggio, quando i Carabinieri del nucleo investigativo di Ostia e della Cassia lo hanno portato in caserma per notificargli l'ordinanza emessa dal gip di Civitavecchia. Il venticinquenne è stato prelevato nella sua abitazione di Formello, vicino Roma. «Esaminerò l'ordinanza - ha spiegato l'avvocato di Di Muro, Cesare Gai - e poi valuterò se fare ricorso al Tribunale del riesame. Voglio capire se risponde ai requisiti di legge e se, in questo momento storico, c'erano le condizioni per le misure cautelari. Fermo restando che l'imputazione a carico del mio assistito è di estrema gravità, me ne rendo conto io per primo».

Federica aveva sedici anni quando fu trovata senza vita sulla spiaggia di Vigna di Valle, ad Anguillara Sabazia.

Il suo corpo era riverso sulla sponda del lago, con il viso nell'acqua. Da quella mattina l'unico indagato per omicidio volontario è Marco Di Muro, con cui aveva passato la sera di Halloween. Il giovane si è sempre dichiarato innocente, mai una parola in più. Venticinque mesi durante i quali la mamma e il papà di Federica non si sono mai arresi: «Mamma Rosella era preoccupata per il fratellino di Federica - racconta l'avvocato della donna, Andrea Rossi. Temeva che Di Muro potesse fare del male al piccolo Stefano o ad altre persone. Ora è indubbiamente sollevata. Da avvocato - prosegue Rossi - credo che questo sia stato un atto dovuto, ci sono gravi indizi di colpevolezza e sono contento di aver contribuito al percorso giudiziario per l'accertamento della verità. L'incidente probatorio è stato il momento decisivo per il processo».

LE ABRASIONI SUL VISO

La posizione di Marco Di Muro si è complicata a fine luglio, quando è stata depositata l'ultima perizia, che ha ribaltato i risultati della prima: Federica è morta per annegamento. È stata così accantonata l'ipotesi iniziale di miocardite come causa del decesso. Nel sangue e nel cervello della sedicenne sono state trovate tracce di diatomee, tipiche alghe di acqua dolce. Le abrasioni sul viso sarebbero state causate da "trascinamento" e il taglio di due centimetri sul lato destro del collo non sarebbe una piaga da decubito, come supposto dal primo perito, ma da un attrito. Il 18 settembre, poi, l'incidente probatorio.

«Fin dall'inizio abbiamo confidato nella giustizia - commenta il sindaco di Anguillara e legale di Luigi Mangiapelo, Francesco Pizzorno - Questo è un passo importante. Non abbiamo mai cercato mostri, ma solo e soltanto la verità». Chissà se adesso, dopo più di due anni, Marco Di Muro romperà il silenzio e chiarirà cosa è accaduto quella notte di Halloween. «Dopo tante giornate di tensione - dice il papà della ragazza, Luigi Mangiapelo - mi sento scaricato da un peso allucinante, non capivo più cosa stava accadendo. Io e Rosella siamo frastornati, scossi emotivamente, ma è arrivata la svolta che aspettavamo».