Roma, caos sciopero Tpl: Autorità di garanzia e Atac annunciano provvedimenti, esposto del Codacons

Roma, caos sciopero Tpl: Autorità di garanzia e Atac annunciano provvedimenti, esposto del Codacons
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Venerdì 17 Aprile 2015, 13:55 - Ultimo aggiornamento: 20:10
L'Autorità di garanzia per gli scioperi, annuncia in una nota di essere «in contatto da questa mattina, con la prefettura di Roma e l'azienda Atac Spa per ottenere con urgenza ogni utile informazione circa eventuali disservizi, conseguenti allo sciopero del trasporto pubblico locale in corso, denunciati da diversi utenti e dagli organi di informazione». «Qualora venissero rilevate violazioni di legge - sottolineano -, l'Autorità non esiterà ad aprire un procedimento, per valutare l'adozione delle relative sanzioni». L'ATAC

Atac sta svolgendo accertamenti per valutare i fatti accaduti lungo la metro A di Roma fra le 8 e le 9 del mattino, in particolare in coincidenza con l'attivazione dello sciopero previsto per le 8.30. «Certo è - sottolinea Atac - che l'attuale quadro normativo e regolatorio che disciplina gli scioperi nel settore del trasporto locale offre diversi strumenti a chi voglia assumere comportamenti formalmente corretti ma sostanzialmente fuori dalle regole».



«Valga come esempio la circostanza che i lavoratori del tpl non sono chiamati a dover dichiarare lo sciopero prima dell'inizio del servizio - aggiunge Atac - Ciò impedisce all'azienda di organizzare in maniera efficace i turni per limitare al massimo i disagi ai cittadini e contribuisce a determinare eventi come quelli accaduti oggi».



Atac sottolinea inoltre che «è in corso la predisposizione della relazione da inviare all'autorità garante dello Sciopero e precisa che non possono essere escluse, tra le motivazioni che hanno scatenato i disagi, le difficoltà di accettazione da parte di alcune sigle sindacali della piattaforma riorganizzativa che l'azienda ha recentemente varato e che mira a recuperi di produttività, facendo aumentare le ore effettive di guida dei macchinisti dalle 736 alle previste 950 all'anno».



«Se nel corso dell'analisi dei fatti dovessero emergere comportamenti difformi da ciò che prevedono le norme sul diritto di sciopero - sottolinea il Presidente di Atac Roberto Grappelli - l'azienda procederà con sanzioni esemplari».






IL CAMPIDOGLIO

«Diritto di sciopero deve essere garantito, ma anche diritto dei cittadini a muoversi. Non accettiamo questi comportamenti». Così il sindaco Ignazio Marino su Twitter rispondendo ad utenti che lamentano un anticipo nell'avvio dello sciopero dei trasporti. «L'Autorità di garanzia per gli scioperi è in contatto con Prefettura e Atac per ottenere ogni informazione sui disservizi - aggiunge il primo cittadino in un altro tweet - Il diritto di sciopero deve essere garantito, come il diritto dei cittadini a muoversi nelle fasce di garanzia».



L'ADESIONE

In relazione allo sciopero proclamato in data odierna dalle sigle sindacali Ugl Autoferrotranvieri e Sul, l'assessorato alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale comunica «che alle ore 10.30 risultava soppresso il 100% delle corse sulle Linee A e C della metropolitana; il 27,8% delle corse sulla Ferrovia Roma-Lido, il 4,1% delle corse della Linea B della metropolitana e il 3% delle corse della Ferrovia Roma-Giardinetti. Complessivamente, su 255 corse programmate ne risultavano soppresse 110, pari al 43,1% del servizio previsto. Tali effetti sono stati determinati dall'adesione allo sciopero di 82 lavoratori su un totale di 560 addetti in servizio, con una percentuale del 14,6% di aderenti. Per quanto riguarda il trasporto su gomma hanno aderito allo sciopero 400 operatori di esercizio su una forza lavoro in turno di 1.336 addetti (29,9%)».



«Va ricordato - afferma l'assessore alla Mobilità e ai Trasporti, Guido Improta - che nel trasporto pubblico locale, a differenza di altri settori produttivi, il personale non è tenuto a dichiarare a inizio turno se intenderà o meno aderire allo sciopero. Ciò impedisce all'Azienda di poter riprogrammare il servizio o di informare compiutamente e tempestivamente la clientela, che pertanto è esposta a disagi intollerabili, come ad esempio quello di non completare il servizio già iniziato, e rispetto ai quali l'Amministrazione non può che scusarsi. Disagi - aggiunge Improta - che sono di gran lunga più gravosi rispetto all'adesione registrata e alle motivazioni che hanno indotto allo sciopero: riordino retributivo, situazioni igienico-ambientale, mancanza di armadietti. È evidente, dunque, che la giornata odierna è un chiaro segnale per rallentare il percorso di risanamento e rilancio dell'Azienda Atac che, tuttavia, va avanti a partire dall'eliminazione di tutti quegli istituti che determinano un costo del lavoro e una produttività non coerenti con il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Tale percorso, che sta avvenendo di concerto con le Organizzazioni Sindacali più rappresentative, deve garantire il rispetto dei diritti di ciascuno, a partire da quelli dei lavoratori e dei cittadini, e non lasciare spazio ad atteggiamenti minoritari che oggi hanno approfittato di un quadro regolatorio inefficace».



ESPOSTO DI CODACONS

«Scene di panico, caos, urla, proteste e addirittura una rissa sfiorata stamattina alla stazione della metro di Anagnina, dove sono dovuti intervenire le forze dell'ordine e addirittura i militari dell'Esercito. La situazione, come testimoniano i video realizzati da Codacons Tv, il canale televisivo dell'associazione, è degenerata quando il personale di stazione ha informato i passeggeri circa l'interruzione totale del servizio su tutta la linea». Lo denuncia il Codacons in una nota. «Una interruzione che, stando alle tante segnalazioni pervenute dagli utenti, sarebbe iniziata in anticipo - prosegue l'associazione - lo sciopero dei trasporti pubblici indetto per oggi, infatti, avrebbe dovuto garantire il servizio fino alle ore 8.30. Tuttavia, secondo le denunce dei passeggeri, l'ultimo treno sarebbe partito dal capolinea di Anagnina attorno alle ore 8.20, lasciando a piedi migliaia di cittadini e scatenando il caos più totale in stazione».



«Presentiamo oggi stesso un esposto alla Procura di Roma e all'Autorità Garante per gli scioperi, affinché faccia luce su quanto avvenuto - afferma il presidente Carlo Rienzi - Se dovessero emergere irregolarità nello svolgimento dello sciopero e il mancato rispetto delle fasce di garanzia, chiederemo una mult
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