Un parco archeologico nuovo
svela i tesori della via Latina

Un parco archeologico nuovo svela i tesori della via Latina
di Laura Larcan
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Mercoledì 15 Ottobre 2014, 16:41 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 15:37

Ci son voluti tre anni di lavoro, e oggi il parco archeologico della Via Latina a Roma svela un nuovo percorso di visita. La suggestione sta tutta nel suo panorama rimasto intatto, così come appariva duemila anni fa. Il tracciato antico con i bordi dei marciapiedi, e i grandiosi monumenti funebri di illustri famiglie dell'età imperiale, che custodiscono ancora oggi capolavori mozzafiato di arte decorativa, tra stucchi bianchi e policromi, e affreschi. Un tesoro incastonato nel VII Municipio sotto l’assedio della città moderna.

È stato abbattuto stamattina il cancello che separava il cantiere di scavo e restauro dall’area fino ad oggi attraversabile.

Il risultato è che l’antica via Latina svela un inedito panorama. La strada affonda le radici in un'epoca arcaica: è considerata la “matrona” delle vie consolari, come la definiscono gli studiosi, la “madre” antenata della stessa Via Appia antica. Non a caso prende il nome dalla Lega delle città latine che venivano attraversate dal suo tracciato (seguendo le valli del Latium Vetus meridionale). E' la strada percorsa dagli Etruschi sin dal VIII secolo a.C. per approdare in Campania e dai romani della prima Guerra sannitica nel 343-341 a.C. Raddoppia ora il suo percorso, offrendo 500 metri di tracciato naturale, di cui almeno 200 rivestiti con gli antichi basoli delimitati ai fianchi dalle originali crepidini (ossia i marciapiedi).

L’intero parco arriva ad estendersi da 2 a 4 ettari aperti al pubblico, dove spiccano gli straordinari monumenti funebri e le nuove aree di scavo. Un lavoro imponente portato avanti dalla Soprintendenza ai beni archeologici di Roma guidata da Mariarosaria Barbera, e dalla direttrice del parco Marina Bertinetti. «È la via che ha preceduto per grandezza, fama ed uso la Via Appia - spiega la Barbera - il raddoppio è un traguardo importante».

Sono stati messi in sicurezza tutti i percorsi, installando parapetti in ferro battuto e scalinate. Ai lati della via Latina sono stati sistemati numerosi pannelli didattici in italiano e in inglese. Ma la parte del leone la fanno le spettacolari tombe che s’incontrano lungo la via Latina, famose per i loro sofisticati apparati decorativi di stucchi e affreschi. La Tomba dei Pancrazi, con i raffinati e coloratissimi affreschi ipogei, perfettamente conservati e ben restaurati, o la Tomba dei Valeri, con la volta sotterranea interamente decorata da 35 medaglioni in stucco bianco.

«In questi ambienti abbiamo introdotto nuovi corpi illuminanti a led - avverte la Bertinetti - che consentono una lettura nitida di pitture e stucchi senza incrementare la temperatura. In questo modo si tiene sotto controllo la proliferazione dei micro-organismi che potrebbero danneggiare le superfici decorate». Sempre la Tomba dei Pancrazi sfoggia ora un nuovo allestimento del piano terra, con i mosaici che raffigurano animali marini e una piccola raccolta di reperti marmorei, debitamente restaurati, provenienti dall’area dello stesso Parco archeologico e dagli scavi effettuati negli anni nel territorio del Municipio.

Val la pena annotarsi le notizie utili per la visita. Il Parco Archeologico della via Latina si trova all’interno del Parco regionale dell’Appia Antica. L’ingresso si trova tra via Appia Nuova e via dell’Arco di Travertino. La visita in superficie è gratuita, mentre per le tombe ipogee è prevista una prenotazione telefonica (presso il concessionario CoopCultura 06.39967700, lunedì-venerdì 9-18, sabato 9-14) al costo di 2 euro. Il parco è raggiungibile con un solo autobus dal centro di Roma e dista trecento metri dalla fermata Arco di Travertino della metro A. Un parcheggio gratuito si trova a pochi metri dall’ingresso su via dell’Arco di Travertino.

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