Caos immigrati, l'allarme dell'ordine dei medici: «Potenziare i controlli sanitari»

Caos immigrati, l'allarme dell'ordine dei medici: «Potenziare i controlli sanitari»
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 24 Luglio 2014, 08:09
Potenziare subito la vigilanza sanitaria sui 6mila immigrati che da qui ad agosto sbarcheranno nella Capitale per evitare il rischio contagio.

A lanciare l'allarme Tubercolosi è l'Ordine dei Medici di Roma, che chiede a Regione e Comune di «mettere in campo tutti i controlli necessari per tutelare la salute dei romani e degli stranieri a cui si darà accoglienza». Gli operatori sanitari che verranno mobilitati dalla Croce Rossa sono oltre 200, ma il presidente dell’organizzazione dei camici bianchi, Roberto Lala si dice «fortemente preoccupato». Spiega: «Quando si tratta di clandestini e non di immigrati regolari, bisogna considerare che arrivano in Italia senza avere alle spalle un check up di vaccinazioni regolare e documentabile. Per questo devono essere sottoposti ad accertamenti sanitari rigorosi».



Secondo l’Ordine dei medici «tutte le statistiche indicano negli ultimi mesi un incremento dei casi di tubercolosi e il ritorno di alcune malattie infettive che in Europa erano quasi del tutto debellate». Ecco perché la prossima settimana l’Ordine approverà una risoluzione per chiedere alla Regione «di potenziare la vigilanza sanitaria». «Solo in questo modo - dice Lala - sarà possibile tutelare la salute dei romani e dei migranti. Altrimenti si rischia il contagio».

E proprio la gestione sanitaria dell’emergenza per l'immigrazione sarà oggetto del vertice di stamattina al Ministero dell’Interno a cui prenderà parte il sindaco Marino. Intanto restano in allerta anche i sindacati di polizia, che guardano con preoccupazione a quanto successo in Sicilia, dove due agenti impegnati in servizi su sbarchi di migranti, sono risultati positivi al test Mantoux, un esame propedeutico a verificare la tubercolosi.



TUTELE RIDOTTE

Secondo il sindacato di polizia Sap «le mascherine che ci vengono fornite non sono adeguate per la prevenzione di malattie a trasmissione aerea». Per Nicodemo De Franco, segretario generale del sindacato della Polizia di Stato Aspil, «fino a oggi siamo stati mandati allo sbaraglio, non tutti gli agenti si sentono adeguatamente tutelati. I rischi sono tanti, considerando i paesi da dove provengono i migranti, dove le verifiche sanitarie sono scarse o quasi del tutto inesistenti». Secondo l’Aspil «vista la situazione emergenziale, la presenza delle forze dell’ordine sarà rafforzata e il rischio è che non tutti gli uomini siano protetti sufficientemente».



DUE MORTI

Un mese fa due immigrati arrivati nella Capitale dalla Sicilia erano morti ieri a distanza di poche ore l’uno dall’altro in due edifici occupati da anni da centinaia di profughi. L'autopsia disposta per entrambi i decessi ha rivelato nel secondo caso la contaminazione da Tbc. E pochi giorni prima lo stesso sindaco Marino in una lettera al ministro dell’Interno Alfano e quello della Salute, Lorenzin, aveva espresso preoccupazione per l’arrivo «senza alcun preavviso di numerosi immigrati da paesi «dove vi è una presenza elevata di ceppi di Tbc multiresistenti oltre che di casi Hiv e di altre malattie infettive». In allerta anche la Croce Rossa. Secondo Flavio Ronzi, presidente della federazione romana della Cri «ci sono difficoltà a monitorare la situazione sanitaria dei migranti in transito a Roma. C’è un rischio generale di malattie».

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