Roma, incidente di Salini sulla Colombo: asfalto sotto accusa

Roma, incidente di Salini sulla Colombo: asfalto sotto accusa
di Mirko Polisano
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Mercoledì 2 Settembre 2015, 06:28 - Ultimo aggiornamento: 16:23
Sono ancora in corso le indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente in cui ha perso la vita Claudio Salini, l'ingegnere e costruttore romano che domenica notte si è schiantato con la sua Porsche contro un albero sulla Cristoforo Colombo, all'altezza di viale Giustiniano Imperatore mentre non si placano le polemiche sulla condizioni di scarsa sicurezza dell'arteria ad alto scorrimento. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi compresa quella dell'alta velocità. Un lavoro a tutto tondo che la polizia municipale dell'XI gruppo sta portando avanti insieme al Git di Roma. Un tratto critico quello in cui si è registrato l'incidente: poco dopo un semaforo e pochi metri prima di un altro. Le indagini ora si stanno concentrando su un avvallamento presente sulla carreggiata a cento metri di distanza dal luogo dell'impatto. Gli agenti hanno prelevato parte dell'asfalto alla ricerca di tracce che possano chiarire le circostanze. Lamiera per lamiera si sta esaminando ogni parte di quel che resta del bolide. La lente di ingrandimento è proiettata sulle tracce di frenata e sui segni rimasti sul punto d'urto. Il tentativo di sequestro fallito sei mesi fa ai danni di uno degli imprenditori più importanti d'Italia impone maggiore cautela e nulla viene perciò tralasciato.

Ventisette chilometri, tanto è lunga la Cristoforo Colombo, costellati di avvallamenti e radici che creano smottamenti e sporgenze nell'asfalto. Per centauri e automobilisti ogni metro è una sfida. Senza contare i rami degli alberi che cadono per la mancata manutenzione. Dei progetti di messa in sicurezza annunciati da decenni, nessuno è stato ancora realizzato. E sulla Cristoforo Colombo si continua a morire.