L'assemblea avrebbe dovuto riunirsi nei giorni scorsi, prima del Cda della Fondazione, ma è stata rimandata per il congresso nazionale Uil.
Tra i sindacati più critici la Fials, che pure ha sottoscritto l'accordo. In un comunicato di due giorni fa è tornata ad attaccare duramente Fuortes. «La finzione che è tutta colpa del costo del lavoro non regge più - dice la nota -. È necessario impedire che sia un'occasione persa quella che si presenta ora di sostituire i governi degli otto teatri che hanno aderito alla (legge) Bray (per il risanamento degli Enti lirici, ndr) con consigli di indirizzo al servizio della cultura e per i cittadini e non al servizio di interessi privati poco chiari».
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