E' New York la città preferita dei super ricchi: negli Usa saranno 50 milioni entro il 2025

E' New York la città preferita dei super ricchi: negli Usa saranno 50 milioni entro il 2025
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Sabato 18 Aprile 2015, 16:21 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 13:07
I ricchi abitano a New York. O perlomeno vi si trasferiranno entro il 2025, data in cui New York sarà la residenza del più grande numero di super-ricchi al mondo.

Lo sostiene un report della società Knight Frank, che mostra come nel prossimo decennio gli appartenenti alla fascia degli ultra-milionari aumenteranno delì 34%, soprattutto nei Paesi emergenti, ma il primato resterà negli Stati Uniti, dove, si calcola, risiederanno oltre 50 milioni di ultra-ricchi – tra nativi ed emigrati da altri Paesi.



A trasferirsi saranno soprattutto i miliardari provenienti dalla Russia: un incredibile 33% di ultra ricchi sta prendendo in considerazione la possibilità di trasferirsi in un altro Paese e il 50% intende far studiare i propri figli all’estero. Invece sono soprattutto gli arabi a pensare di comprare nella Grande Mela una casa a scopo investimento.



La destinazione preferita per ora è ancora Londra, ma la maggior parte degli investimenti immobiliari nel 2014 si sono concentrati negli Stati Uniti (per un totale di 286 bilioni di dollari, l’8.8% in più rispetto all’anno precedente), con in testa la città di New York, che, grazie alla caratteristica resilienza del suo mercato immobiliare viene scelta anche per controbilanciare investimenti più rischiosi effettuati altrove.



«I dati del mercato immobiliare del lusso di Manhattan offrono già un’anticipazione del trend in atto - commenta Bruno Cilio, Presidente della società di consulenza immobiliare internazionale Philip Mark International Realty, che ha sede proprio nel cuore di New York - Le prime 25 proprietà vendute nel corso del 2014 superano il valore complessivo di 1 miliardo di dollari, vale a dire che il prezzo di ognuna è oltre i 30 milioni; mentre nel 2013 solo 9 proprietà delle top 25 avevano un prezzo cosi alto, infatti il valore complessivo si era fermato a 599.7 milioni».
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