“Buoni a nulla”, applausi e risate: il film di Di Gregorio spopola al Festival di Roma

“Buoni a nulla”, applausi e risate: il film di Di Gregorio spopola al Festival di Roma
di Gloria Satta
2 Minuti di Lettura
Sabato 18 Ottobre 2014, 20:27 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 12:08
Torna Gianni Di Gregorio, l’eroe di “Pranzo di Ferragosto”, e il Festival di Roma lo accoglie con un’ovazione.



“Buoni a nulla”, la nuova commedia del regista e attore romano, è stato un grande successo di pubblico all’Auditorium (sarà nelle sale il 23 ottobre con Bim), suscitando applausi e risate a scena aperta. Gianni interpreta un impiegato romano fannullone che, alla vigilia della pensione, scopre di dover lavorare altri tre anni. Ma, cacciato di casa dall’ex moglie che si è messa con un dentista (Marco Messeri) e dalla figlia (Camilla Filippi) che vuole aprire una stireria nel suo appartamento al centro di Roma, viene trasferito a lavorare nell’estrema periferia.



Nel nuovo ufficio affacciato sul Raccordo Anulare troverà un’umanità fantozziana composta da una direttrice capricciosa con cagnolino (Anna Bonaiuto), un veterano arrampicatore (Gianfelice Imparato) , un collega bonario e un po’ complessato (Marco Marzocca) che ha una sorella materna e sexy (Daniela Giordano), una procace quanto incapace vicina di scrivania (Valentina Lodovini).



Riuscirà il nostro eroe, timido e remissivo, a sopravvivere in un mondo di furbetti? “E’ il tema del film, ispirato alla mia vita reale: anch’io sono incapace di dire di no e tante volte mi sono chiesto se potessi cambiare. Non ho ancora trovato una risposta”, sorride Di Gregorio che dopo “Pranzo di Ferragosto” (attualmente rappresentato nei teatri americani) aveva girato “Gianni e le donne”.



Gran ritorno anche per il comico Marco Marzocca, alle prese con un personaggio tenero e indifeso, inutilmente spronato dall’amico Gianni ad essere più cattivo. “Se uno è mite per natura”, dice l’attore romano, “non può trasformarsi in una tigre”. Del suo personaggio, una ragazza che usa spudoratamente il sex appeal per ottenere favori e scorciatoie, Valentina Lodovini dice: “Ha la corazza di uno squalo ma il cuore tenero di un orsacchiotto”. Molto divertente anche la caratterizzazione di Gianfelice Imparato: “Interpreto un furbetto vecchia maniera, che viene messo in crisi dall’umanità e dalla finta cattiveria del protagonista”, racconta divertito.



Nel film compaiono anche dei “camei” di personaggi illustri e inaspettati. Il produttore Angelo Barbagallo fa il capufficio che comunica a Di Gregorio le nuove condizioni di lavoro, il regista Ugo Gregoretti interpreta un generale in pensione e Giovanna Cau, famoso avvocato del cinema, 91 anni pimpantissimi, è la vicina di casa cattivissima che nessuno si augurerebbe di avere. Semplicemente irresistibile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA