Castelli, spettri e mostri: ecco 10 letture perfette per Halloween

Luca Ricci
di Luca Ricci
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Venerdì 24 Ottobre 2014, 12:06 - Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 10:21
L’ultimo scampolo d’ottobre è ormai dedicato ai preparativi per la festa di Halloween. Torme di ragazzini assaltano i negozi per accaparrarsi dentiere da vampiro e gli addobbi per la casa sono sarcofagi di plastica o pietre tombali in polistirolo. Ma qual è il libro ideale da tenere sul comodino per la fatidica notte delle streghe?



1. E’ il padre del Gotico e il suo libro di maggior successo festeggia i 250 anni dall’uscita. "Il castello di Otranto" (bella l’edizione introdotta da Walter Scott negli Oscar Mondadori) di Horace Walpole, pubblicato per l’appunto nel 1764, disciolse in grandi storie popolari le pillole nere della poesia cimiteriale angolosassone.



2. Dal padre fondatore del Gotico all’ultima uscita del Re del brivido. Stephen King è da poco in libreria con "Mr Mercedes" (Sperling & Kupfer), e ancora una volta compie il miracolo di non farci annoiare con elementi ormai abusati quali maniaci, maschere inquietanti, automobili infernali.



3. A Lungo considerato solo uno scrittore per ragazzi- ma in fondo storie paurose e adolescenza formano una coppia perfetta-, del gallese Roald Dahl da qualche anno sono state rivalutate le prose brevi, piccoli gioielli di cinismo e spietatezza. "Tutti i racconti" (Longanesi).



4. Ancora una novità, il secondo libro della trilogia "Terra Ignota" (Mondadori), la saga fantasy di Vanni Santoni HG, una storia di formazione atipica colta e popolare allo stesso tempo, tra rimandi ariosteschi e atmosfere alla Dragon Ball.



5. Tutta la letteratura realistica è fantastica senza saperlo. Mentre non c’è modalità letteraria che abbia a che fare con la realtà più di quella fantastica. Per questa ragione bisogna leggere "Racconti bianchi, racconti neri, racconti della pazzia" (Adelphi, a cura di Alberto Savinio) di Guy de Maupassant, scrittore che molto presto si svincolò dai suoi padrini letterari, i naturalisti Zola e Flaubert.



6. Boito, Tarchetti, Dossi, Gualdo, Faldella, Cagna. Chi erano costoro? Si fecero chiamare Scapigliati e sulla scia di Edgar Allan Poe dettero corpo a incubi, ossessioni, sdoppiamenti e fantasmi tutti italiani. Per ripercorrerne le gesta: "Racconti scapigliati" (Rizzoli, a cura di Roberto Carnero).



7. Un uomo fa costruire una bambola a immagine e somiglianza della moglie, e a poco a poco comincia a intrattenervi un rapporto amoroso ai limiti della follia. E’ lo spunto del primo dei racconti che compongono "Le ortensie" (lanuovafrontiera) di Felisberto Hernández, scrittore uruguaiano amato da Cortázar e Calvino.



8. Il fantastico non riguarda solo castelli immersi nella nebbia e presenze sovrannaturali, al contrario diventa davvero interessante quando s’intreccia alla realtà quotidiana. In questo senso imprescindibile è Dino Buzzati con "Sessanta racconti" (Mondadori).



9. Non solo storie: un excursus sul diavolo, che però appassiona come un romanzo, l’ha scritto Tullio Gregory in "Principe di questo mondo" (Laterza): da Nerone a Cyrano de Bergerac, l’ascesa, il successo e il declino di Satana dalle origini alle soglie dei tempi moderni.



10. Dulcis in fundo l’appena uscita autobiografia del nostro più grande regista horror, Dario Argento, che in "Paura" (Einaudi, a cura di Marco Peano) ripercorre le sue ossessioni e i suoi film (non necessariamente in quest’ordine). L’attacco? Inverno del 1976, Hotel Flora, Roma. Un giovane regista fa pensieri cupi, poi tenta di raggiungere la porta-finestra della sua camera per buttarsi di sotto…





Twitter: @LuRicci74